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22 Aprile 2020

Sostenibilità ambientale e mobilità

Sostenibilità ambientale e mobilità

Negli ultimi decenni l’uomo si sta preoccupando di riprogettare il modo di vivere delle persone tenendo sempre presente il concetto di sostenibilità ambientale.

Quest’ultimo risulta argomento piuttosto radicato nel mondo delle costruzioni ed oggi introdotto anche nel mondo dei trasporti con la “mobilità sostenibile”.

Per “mobilità sostenibile” si intendono tutti i tipi di spostamento che vanno a soddisfare i nuovi requisiti della sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Il principale obiettivo della sostenibilità, sia nel mondo delle costruzioni che della mobilità,  è quello di combattere il problema dell’inquinamento introducendo soluzioni che vanno a ridurre l’utilizzo di combustibili fossili e l'emissione di inquinanti nell’aria.

Mentre nel mondo delle costruzioni questo argomento è già discusso da tempo ed è anche oggetto di diverse normative (come le UNI/pdR 13:2019), nel mondo della mobilità è stato trattato solo di recente.

Il settore automobilistico sta sviluppando motori efficienti, ossia in grado di garantire le stesse prestazioni di quelli odierni, riducendo l’impatto ambientale.

Insieme alla mobilità sostenibile sta nascendo un nuovo settore che si preoccupa di fornire soluzioni di ricarica per le auto elettriche sia in ambito residenziale che commerciale, come la nuova colonnina da terra creata da MENNEKES rivolta alle aziende ed agli esercizi commerciali.

Quest’ultima risulta molto vantaggiosa sia dal punto di vista della sicurezza che dell’affidabilità, ed inoltre anche facilmente gestibile.

Un’altra idea innovativa è il nuovo inverter monofase di SolarEdge: un caricabatterie che consente agli utenti di caricare il proprio veicolo elettrico utilizzando l’energia del fotovoltaico, controllando lo stato della batteria tramite un’apposita app.

Se da un lato la mobilità sostenibile comporta i vantaggi precedentemente descritti dall’altro fa nascere nuove problematiche, come quella della gestione del fine vita delle batterie al litio.

In quest’ottica si sta muovendo la piattaforma italiana della “circular economy” Cobat, che da sempre si occupa del riciclo dei rifiuti  tecnologici, e oggi è la prima in Italia a realizzare il primo impianto pilota per il trattamento e recupero delle batterie.

Lo sviluppo della mobilità sostenibile sta comportando l’aumento dell’installazione delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, sia in ambito pubblico che privato.

A tal proposito molto utili risultano le “Linee Guida per l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici”emanate dai vigili del fuoco per aiutare i professionisti che si preoccupano della progettazione di tali infrastrutture ubicate in luoghi soggetti a controlli di prevenzione incendi, come definite dal D.P.R. n.151 del 1°agosto 2011.

Ogni elemento che costituisce il sistema di ricarica dei veicoli elettrici deve essere progettato, realizzato e manutenuto nel rispetto della regola d’arte, facendo riferimento alla Norma CEI 64-8 parte 7, sezione 722, norme serie CEI EN 61851 e norme serie CEI EN 62196.

E’ consigliabile installare la stazione di ricarica in luoghi in cui non ci siano rischi di interferenza con altri impianti o depositi di materiali infiammabili e/o combustibili.

Inoltre ogni stazione di ricarica deve essere dotata:

  • di un dispositivo di comando di sgancio di emergenza che determina il sezionamento dell’impianto elettrico;

  • di estintori portatili.

    Nel luogo in cui è ubicato questo tipo di servizio devono essere previsti dei cartelloni con su scritto “Stazione di ricarica per veicoli elettrici”.

    La stazione di ricarica deve essere installata all’esterno di luoghi in cui vi è la presenza di gas, vapori, nebbie infiammabili o polveri combustibili; mentre nel caso di autorimesse pubbliche devono essere localizzate nel piano e/o nel compartimento che possa garantire le condizioni migliori per l’operatività antincendio.

    La documentazione tecnica da rendere disponibile in caso di controlli deve contenere:

    la relazione tecnica, il numero delle infrastrutture di ricarica previste nel progetto, il proprietario del punto di ricarica e il soggetto che provvederà alla gestione e alla manutenzione ordinaria di questo tipo di infrastruttura, le modalità e le attività di informazione e comunicazione previste per gli utenti (come previsto dal DM Infrastrutture e Trasporti del 3 agosto 2017 “ Individuazione delle dichiarazioni, attestazioni, asseverazioni, nonché degli elaborati tecnici da presentare a corredo della segnalazione certificata di inizio attività per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici”).

    In seguito all’installazione di tali dispositivi è obbligatorio aggiornare la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico, ai sensi del D.M. 37/2008.

    Infine, le linee guida suggeriscono di effettuare verifiche periodiche ai dispositivi,  in particolare quando vengono effettuate trasformazioni, ampliamenti o modifiche che variano le caratteristiche elettriche nominali dell’impianto.

    Per maggiori informazioni è possibile scaricare le linee guida allegate.