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28 Luglio 2014

Trasporto pubblico non di linea sul Lago Maggiore

La posizione di Confartigianato su licenze e navigazione in acque elvetiche

Trasporto pubblico non di linea sul Lago Maggiore

Confartigianato Imprese Piemonte Orientale esprime la propria contrarietà verso gli effetti della Convenzione che affida alla sola Navigazione lago Maggiore la possibilità di trasportare passeggeri oltre confine, verso la Svizzera, con danno alle imprese che regolarmente esercitano sul Lago Maggiore l'attività di trasporto pubblico non di linea.
“Queste imprese hanno fatto investimenti in mezzi per offrire alla clientela un servizio accurato e professionale; la limitazione di esercitare il proprio lavoro è ritenuta da Confartigianato un danno alla libertà di impresa e una chiara situazione di monopolio che reca danno a soggetti che lavorano, pagano le tasse e sono in regola con autorizzazioni e licenze” spiega Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.
A oggi le imprese che esercitano il trasporto pubblico non di linea sul Lago Maggiore sono una sessantina. “La limitazione che ha effetto dal primo luglio è ancor più grave considerato l'avvio della stagione turistica, attesa dalle imprese del settore come momento importante per fare fronte a una crisi gravissima che anche nel Verbano Cusio Ossola sta facendo sentire da troppo tempo i propri effetti” spiega Impaloni.

“In merito alla parallela vicenda delle licenze – Taxi e NCC- concesse sulla sponda verbanese del lago Confartigianato Imprese Piemonte Orientale difende il diritto al lavoro delle imprese che operano in possesso di regolare licenza. In tal senso apprezziamo l'intervento del presidente della Provincia Massimo Nobili volto a evidenziare come si debba garantire un accesso al mercato del trasporto pubblico, libero da vincoli di monopolio” conclude Impaloni.