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30 Settembre 2019

Qui vive la magia del pianoforte e dei concertisti più famosi

Qui vive la magia del pianoforte e dei concertisti più famosi

“Sono un uomo molto fortunato perché faccio un lavoro che amo”: Giovanni Oldani sorride e intanto con la mano indica i quadri appesi alle pareti con le foto e i ringraziamenti dei più famosi pianisti che hanno suonato a Novara e dintorni. I loro concerti sono stati un successo anche grazie a lui e al suo paziente e preciso lavoro di accordatura prima dell’esibizione, frutto dell’esperienza di molti anni di lavoro. L’attività della ditta “Oldani pianoforti” è concentrata infatti nelle accordature, riparazioni, noleggi, servizi per i concerti e vendita delle marche più prestigiose nella sede di Novara in via Beltrami 10 dov’è fin dal 1934.

In società con uno spagnolo per costruire pianoforti e organi a manovella
Il nonno Giovanni Oldani, classe 1871, negli Anni Venti con i figli Giuseppe e Vittorino e altri artigiani entra in società con lo spagnolo Pedro Pombia nella costruzione dei piani a cilindro, degli organi a manovella, allora molto in voga, e dei pianoforti. Poi la famiglia liquida tutti i soci e il 26 febbraio 1934 il Consiglio provinciale dell'Economia di Novara rilascia a Vittorino Oldani l’attestato d'iscrizione come “Fabbrica di pianoforti e falegnameria” con a capo lui e il fratello e poi, dagli Anni Sessanta, entra nella ditta anche il giovane Giovanni, attuale titolare. E’ stato lui a ritirare il riconoscimento per i 50 anni di associazione a Confartigianato: suo padre Vittorino fu tra i fondatori dell’Unione provinciale novarese degli artigiani. Nel 2003 la Regione Piemonte ha conferito a Giovanni Oldani il riconoscimento di "Eccellenza Artigiana" nel settore strumenti musicali.

Il laboratorio di via Beltrami: un luogo delle meraviglie
Nel 1961 si è fermata l’attività di produzione: “L’ultimo pianoforte realizzato interamente da noi è uno strumento verticale che conservo a casa mia – racconta Giovanni -. E’ un ricordo molto caro. Purtroppo era tempi in cui il lavoro artigianale non veniva considerato in tutto il suo valore, oggi forse sarebbe diverso”. Ma quell’attenzione tutta artigianale alla cura del dettaglio è rimasta in ogni attività della ditta Oldani.
Il suo laboratorio è un luogo delle meraviglie e delle scoperte. In questi giorni è “in cura” un piano a coda degli Anni Venti che appartiene a una concertista di Magenta: è tutto smontato perché ha bisogno di un restauro importante che riguarda i martelletti, realizzati in legno di carpino o mogano ricoperto di feltro: “Noi li foriamo in base al pianoforte che dobbiamo sistemare e li montiamo uno ad uno” racconta Giovanni Oldani. Nella stanza accanto c’è un altro piano che invece deve sostituire le corde: “Le realizziamo noi con fili d’acciaio ricoperti di rame, abbiamo una macchina che esegue questo lavoro in base al tipo di diametro necessario al filo e allo strumento”.

I ringraziamenti dei concertisti più famosi
Quanto tempo richiedono queste riparazioni? “Almeno due o tre mesi, noi andiamo con calma perché la velocità è pericolosa e fa sbagliare, bisogna pensare bene a quello che si sta facendo – spiega Oldani -. Questi lavori, poi, hanno anche molti tempi morti dovuti alla necessità di dare alle molecole del legno o dell’acciaio la possibilità di adeguarsi al nuovo stato. Ad esempio la verniciatura della tavola armonica richiede più stesure e lunghe pause perché si fissi bene”.
Mentre lavorano, Giovanni Oldani e il suo collaboratore Cosmo Covalea sono attorniati da tanti personaggi famosi che sorridono nelle foto appese alle pareti dell’ufficio e del laboratorio: Uto Ughi, Giovanni Allevi, Paolo Conte, Nikita Magaloff, Paul Badura Skoda, Lazar Bergman, Mieczysław Horszowski e poi Lylia Zilberstein, Pietro De Maria e Ramin Bahrami. Del pianista novarese Simone Pedroni c’è un’immagine datata 18/5/1993: “Il giorno dopo sarebbe partito per l’America per il Concorso Van Cliburn in Texas e io gli dissi “Ritorna vincitor!” come nell’Aida. Lui si aggiudicò il primo premio: è una  persona straordinaria. Ho avuto la fortuna di lavorare con grandissimi artisti e molti di loro (non tutti) sono dei veri signori. Badura Skoda si avvicinò a me mentre stavo accordando il piano che avrebbe usato nel concerto e mi chiese per favore di dirgli quando avrei finito “Ma non voglio disturbarla, so che lei sta lavorando per me e la ringrazio”. Davvero, un gentiluomo”.

"La musica è fondamentale per ciascuno di noi"
Per Giovanni Oldani il pianoforte è un lavoro ma anche una grande passione: “La musica è importantissima nella vita, anche se la tua professione riguarda altro, perché è un bagaglio che ti porti sempre con te. Note e strumenti dovrebbero essere insegnati ai bambini fin dall’asilo, la musica deve rappresentare un investimento per i giovani su cui devono puntare lo Stato e le famiglie e invece purtroppo è la prima cosa che si taglia. Come se fosse la meno importante e utile: purtroppo manca anche la minima cultura di base che ci fa capire quanto invece la musica sia fondamentale per tutti”.


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