Vai al contenuto principale
17 Giugno 2022

In prima linea contro la violenza

In prima linea contro la violenza

Il fenomeno della violenza e delle molestie è significativo in Italia, anche in ambito lavorativo.

I risultati della prima indagine nazionale sul tema specifico della violenza e molestia di tipo sessuale, pubblicati dall’Istat nel 2018 , evidenziano che sono 8.816.000 le donne dai 14 ai 65 anni che nel corso della loro vita hanno subito una qualche forma di molestia sessuale.

Il problema non è solo femminile, dato che 3.874.000 uomini hanno dichiarato di aver subito almeno una molestia.

In ambito lavorativo, 1.404.000 donne tra 15 e 65 anni hanno dichiarato di aver subito molestie fisiche da parte di un collega o di un datore di lavoro, o ricatti sessuali sul posto di lavoro.

Le molestie e le violenze di tipo sessuale sono però solo un aspetto del problema, che riguarda una casistica molto più vasta, tra cui le molestie psicologiche e quelle fisiche.

La pandemia da Covid-19, che ha imposto a molti lavoratori di lavorare da casa, ha incrementato il rischio della violenza di genere tra le mura domestiche, che si somma a quello sul luogo di lavoro, non annullato dal lockdown, durante il quale può essere aumentato il rischio della molestia psicologica.

“Pertanto, è oggi quanto mai importante potenziare la comunicazione su tale tematica sensibilizzando tutti i lavoratori e responsabilizzando i datori di lavoro. L’obiettivo, sottolinea Lella Bassignana consigliera di parità e referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli, è garantire un ambiente di lavoro sano, privo di fattori di discriminazione e di qualsiasi forma di violenza, fisica o psicologica, anche allo scopo di migliorare la produttività e la qualità delle prestazioni, riducendo, allo stesso tempo, il rischio di infortuni e malattie professionali.

La violenza e le molestie hanno un impatto negativo sia sulla partecipazione delle donne al lavoro che sulla qualità del lavoro. L’impatto occupazionale negativo si estende sia al settore pubblico che privato.”

Un futuro del lavoro migliore per le donne può essere realizzato solo eliminando le discriminazioni e le disuguaglianze, superando gli stereotipi di genere radicati nella società e riconoscendo il valore del lavoro delle donne in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che è stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2015. La realizzazione degli obiettivi contenuti nell’Agenda dipende dal raggiungimento della parità di genere nel mondo del lavoro.

Con la sottoscrizione del Protocollo sulle “Molestie e violenza anche di tipo sessuale nei luoghi di lavoro“ si è insediato un Tavolo di lavoro composto da tutti i sottoscrittori che hanno approvato una attività di formazione rivolta alle aziende che si impegnano a: “mantenere un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno denunciando i comportamenti molesti o la violenza sul luogo di lavoro“..

“ Il primo corso di formazione, prosegue Lella Bassignana , è stato rivolto alle associazioni di categoria, alle aziende associate e alle agenzie formative, che hanno condiviso lo spirito dell’accordo e si è tenuto il 31 maggio con il patrocinio della Consigliera di parità regionale del Piemonte Anna Mantini, dell’Ordine degli Avvocati di Vercelli , dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Vercelli , dell’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati).

A questo primo incontro formativo ne seguiranno altri rivolti agli enti pubblici. Oltre alla targa identificativa del Nodo :“ # IO SONO CONTRO LE MOLESTIE “ verrà realizzato un vademecum sulle molestie con l‘elenco delle aziende che hanno aderito all’iniziativa.“

Alla conferenza stampa erano presenti: Avv.Roberto Rossi – Presidente Commissione pari opportunità Ordine degli Avvocati di Vercelli, Capitano Riccardo D’Uva in rappresentanza della Guardia di Finanza di Vercelli, Valter Bossoni Segretario provinciale CGIL e in collegamento il Dirigente Osvaldo Milanesio – Regione Piemonte - Settore Politiche per le pari opportunità, diritti ed inclusione, progettazione ed innovazione sociale.

Alla consegna delle targhe hanno collaborato le alunne della 4 E Servizi Commerciali Professionale Lanino: Federica Fontana, Katia Lanzanova, Rachele Luciano , Eleonora Paddeu e le alunne della 3 E Accoglienza Turistica Dell’Istituto Alberghiero “S.Ronco” di TYrino: Vittoria Cavalli e Rachele Keryota.