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09 Febbraio 2023

ANAP sulla riforma Assistenza agli anziani: “Il DDL è un buon inizio”

ANAP sulla riforma Assistenza agli anziani: “Il DDL è un buon inizio”

Nel consiglio dei ministri del 19 gennaio il governo Meloni ha approvato, con procedura d’urgenza, la “riforma della non autosufficienza”, introducendo alcune modifiche al testo già approvato dal governo Draghi. ANAP-Confartigianato persone -  che da tempo ha aderito al Patto per la Non Autosufficienza, che raggruppa gran parte delle organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia - giudica positivamente l’approvazione del Disegno di Legge Delega che si articola lungo due direttrici: costruire un sistema unitario e semplice per anziani e famiglie, riconoscibile per tutta la popolazione, e costruire interventi capaci di rispondere in modo appropriato alle eterogenee condizioni degli anziani, dai servizi domiciliari a quelli residenziali, dai trasferimenti monetari ai sostegni ai caregiver familiari e alle assistenti familiari (“badanti”).

“L’approvazione del DDL è una buona partenza ma siamo solo all’inizio. Ora è necessario che il tema diventi una priorità politica per il nuovo Governo e il nuovo Parlamento. – commenta Antonio Elia  Presidente ANAP Piemonte Orientale - Solo così, infatti, sarà possibile trovare i fondi necessari per dare sostanza alla riforma.”

Un DDL innovativo per l’intero Paese e di grande interesse anche per il Piemonte che sta registrando un crescente aumento della popolazione anziana.

“Purtroppo – prosegue Elia- alla grande conquista dell’età avanzata non corrisponde un’adeguata attenzione e cura, soprattutto per quanto riguarda le persone non più autosufficienti. È soprattutto a loro, oltre che alla popolazione anziana nel suo complesso, che si rivolge la riforma. Si tratta di una svolta che riguarda le condizioni di vita di 14 milioni di cittadini (tra cui oltre 3 milioni di non autosufficienti), ma anche la concezione stessa di cosa vuol dire essere anziani. Del resto, permettere che gli anziani restino a casa propria anche se malati, grazie a cure domiciliari che evitino il loro ricovero, non è solo una grande conquista di civiltà, ma anche una grande convenienza per la collettività. Le previsioni del Governo dicono che un paziente in ospedale costa 600 euro al giorno e solo 60 a casa. Quella per gli anziani non autosufficienti deve diventare una grande e qualificante riforma della nuova legislatura”.