Entro il 20 marzo vanno presentate all'Ente bilaterale dell'Artigianato Piemontese (Ebap) le domande di rimborso relative a interventi effettuati nel 2024 che rientrano nel Progetto "Ambiente e sicurezza". Possono richiedere i contributi tutte le aziende regolarmente iscritte all'Ente (esclusa edilizia).
Le prestazioni si possono trovare nel regolamento 2024 di Ebap
Il progetto "Ambiente sicurezza" prevede un contributo a fondo perduto in relazione a due tipologie di interventi:
Tipologia A
1. Adattamento di nuovi ambienti di lavoro nel caso di trasferimento nel corso del periodo 1° gennaio – 31 dicembre dell’unità produttiva in altro immobile rispondente alle normative di legge in materia di ambiente di lavoro;
2. Ristrutturazione totale o parziale di immobili destinati all’attività aziendale finalizzati all’adeguamento alle normative ambientali di sicurezza.
Le richieste devono riguardare beni e/o servizi il cui costo unitario sia superiore a 5.000 euro al netto IVA.
Nei punti 1 e 2 rientrano:
• sostituzione coperture in amianto;
• lavori di adeguamento per la normativa antincendio (apertura uscite sicurezza porte REI, installazione sistemi rilevazione fumi e spegnimento automatico, ecc.);
• lavori di adeguamento locali sotterranei e semi-sotterranei per svolgimento dell’attività (impianti di ricambio d’aria, realizzazione vespai aerati, ecc.);
• ampliamento della superficie aerante degli infissi;
• misure tecniche strutturali per la riduzione dell’esposizione dei lavoratori al rumore;
• altri lavori di adeguamento alle normative ambientali di sicurezza.
Tipologia B
1. Interventi su impianti (elettrici, aspirazione, ecc.);
2. Interventi su macchinari e/o attrezzature esistenti per adeguamento alle normative ambientali.
Le richieste devono riguardare beni e/o servizi il cui costo unitario sia superiore a 2.000 euro al netto IVA.
Nel punto 1 rientrano:
• miglioramento microclima (es. realizzazione impianti climatizzazione, ecc.);
• impianti di aspirazione di inquinanti aero-dispersi;
• interventi di adeguamento degli impianti che prevedano accorgimenti per il risparmio energetico (es. installazione lampade a LED, pannelli fotovoltaici, ecc.);
• impianti elettrici con requisiti tecnici specifici (es. antideflagranti, con nodo equipotenziale, ecc.);
• altri impianti specifici per tipologie di lavorazione.
Nel punto 2 rientrano:
• misure tecniche sui macchinari per la riduzione dell’esposizione dei lavoratori al rumore (es. realizzazione box insonorizzati);
• altre misure tecniche di adeguamento alle normative ambientali.