È terminato il cantiere sperimentale del progetto Interreg MAIN10ANCE che ha riguardato il risanamento conservativo del sistema di copertura della Cappella di Abramo del Sacro Monte di Ghiffa.
Il Sacro Monte di Ghiffa è situato lungo le pendici boscose del monte Cargiago, sopra l’abitato di Ronco. Prima della costruzione del Sacro Monte, in tale sito era presente un edificio di culto, ma solo tra il 1605 ed il 1617 fu costruito il nuovo santuario che, tra il 1646 ed il 1659, fu completato con la costruzione del campanile. E' caratterizzato dalla presenza di tre cappelle: quella dell’Incoronazione della Vergine, eretta nel 1647; quella dedicata a San Giovanni Battista, costruita nel 1659; quella detta Cappella di Abramo, oggetto di intervento, che fu realizzata tra il 1703 ed il 1722.
Ricordando gli interventi di restauro eseguiti negli anni, agli anni ’60 risale il primo rifacimento del manto di copertura originario della Cappella di Abramo, caratterizzato dalla realizzazione di un sistema di copertura particolarmente leggero, l’inserimento di una struttura spingente a colmo e l’eliminazione delle capriate. Questa operazione ha portato, nel tempo, una serie di dissesti che hanno reso necessario un ulteriore intervento negli anni ’90. Dal 1992 al 1997 si sono svolte le più importanti operazioni di restauro della Cappella, consistenti nel legare orizzontalmente la muratura portante e nella ricostruzione della carpenteria affinché non andasse a produrre macro azioni “spingenti” all’esterno della pianta dell’edificio. Inoltre sono state isolate staticamente la lanterna dal sostegno della copertura, eseguita la posa di un manto in piode di recupero aventi geometrie non consone alla copertura da realizzare, eseguita la posa della lattoneria in rame, l’integrazione di un pennone mancante della lanterna, la reintegrazione e il restauro di intonaci e gronde.
A causa di evidenti segni di degrado del manto di copertura, dopo vent’anni dall’ultimo intervento è stato necessario un ulteriore intervento di ripristino, che ha consistito nelle seguenti operazioni:
Cambio manto con sostituzione degli elementi di carpenteria secondaria e maggiorazione della sezione degli stessi. Cambio manto di copertura del portico d’ingresso e della lanterna. (Per tali interventi si è previsto il recupero del 50% del materiale esistente e per la restante parte l’integrazione con “Beola”).
Esecuzione di un intervento strutturale: mantenimento della carpenteria primaria dopo aver verificato che la carpenteria esistente possa reggere il carico maggiore e “piastratura” con elementi in acciaio dei nodi sensibili;
Modifica della foggia della carpenteria secondaria esistente in corrispondenza del terzo sommitale dei quattro impluvi con l’obiettivo di ricostruire la porzione di copertura anticlastica e saldare il manto al tamburo inferiore della lanterna;
Esecuzione di ulteriori operazioni di manutenzione del tetto, quali: realizzazione di un sistema di accesso al tetto tramite “abbaino” esterno, posa di scala in legno interamente al sottotetto e installazione in copertura di circa trenta dispositivi di ancoraggio della tipologia a fune ad anima metallica;
Pulitura del sottotetto;
Modifica parziale della lattoneria.
In relazione alla lanterna, sono stati previsti i seguenti interventi:
Stilatura dei giunti della lanterna e risanamento degli elementi metallici presenti;
Cerchiatura del pilastrino litico centrale poiché fessurato;
Stilatura dei giunti degli archi strutturali portanti;
Realizzazione della fascia d’intonaco del tamburo esterno, in funzione di giunto fra la copertura e lo sviluppo superiore della lanterna.
Altre lavorazioni che hanno interessato la Cappella di Abramo sono state il rifacimento degli intonaci esterni e ripristino della pavimentazione del portico d’ingresso.
Il nuovo manto di copertura è stato concepito come un organismo nato per durare e con l’obiettivo di ricomporre l’immagine della cappella secondo le proporzioni originarie.
I lavori sono stati interamente finanziati dal Programma Interreg MAIN10ANCE [programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Asse 2 – Valorizzazione del patrimonio naturale e culturale] per un importo di euro 105.764,21, l’importo è comprensivo di IVA. I lavori sono stati eseguiti dalla Ditta Traglio Emanuele e sotto la direzione lavori dell’Architetto Andrea Scotton.
Il progetto Interreg MAIN10ANCE ha come obiettivo valorizzare il sapere costruttivo tradizionale e l’impiego di materiali e maestranze locali partendo dall’esperienza dei complessi monumentali dei Sacri Monti piemontesi. Intende inoltre proporre un metodo di lavoro per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale che sia sostenibile economicamente, replicabile, capace di responsabilizzare istituzioni, comunità, professionisti e possa così contribuire a rilanciare il territorio transfrontaliero (Italia-Svizzera).