Servizi e consulenze alle imprese nel mercato elvetico per cogliere un'occasione di sviluppo che guarda oltre la pandemia: è questo l'oggetto dell'accordo raggiunto tra Confartigianato Imprese Piemonte Orientale e la Camera di commercio italiana in Svizzera. Nella sede di Novara della nostra associazione sarà aperto uno sportello per le aziende che desiderano un supporto per affrontare il mercato svizzero: leggi, regole doganali, contratti di lavoro, commercializzazione dei prodotti, fisco saranno più "semplici" grazie alla collaborazione della camera di commercio italiana in terra elvetica. L'iniziativa, che è la prima in Italia, riguarda anche la sede Confartigianato di Macerata, Ancona, Fermo.
“Confermiamo il nostro impegno rivolto alle tante aziende che con la Confederazione elvetica hanno relazioni durature e spesso quotidiane, varcando il confine per la propria attività professionale” ha commentato il presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Michele Giovanardi mentre il direttore Amleto Impaloni ha sottolineato il ruolo strategico delle associazioni “nel fare rete sul territorio per creare occasioni di lavoro e sviluppo”.
Il ruolo della Camera di commercio e i numeri dell’export italiano in Svizzera sono stati illustrati da Fabrizio Macrì, segretario generale della CCIS. “Con l’accordo con le due realtà di Confartigianato, il primo in Italia, forniremo piena assistenza alle imprese che guardano al mercato svizzero, in tema di fisco, dogana, diritto del lavoro, servizi normativi, analisi settoriali, ricerca clienti. Il valore dell’export italiano in Svizzera oggi vale 23 miliardi di euro, con una prospettiva significativa di crescita nei prossimo dodici/ventiquattro mesi: con moda, pelletteria, calzature; metallurgia, metalli preziosi, posateria fra i settori trainanti. E senza dimenticare il frontalierato, con numeri importanti di imprese attive quotidianamente oltreconfine”.