“I cantieri sono a rischio di blocco: scarseggiano le materie prime e le poche che si trovano sono carissime, mancano persino i ponteggi”. E’ l’allarme lanciato questa mattina, 9 luglio, da Confartigianato Imprese Piemonte Orientale che ha invitato i parlamentari e gli amministratori locali a sollecitare il Governo per una proroga delle scadenze dei bonus e dei superbonus per gli interventi edilizi e di riqualificazione energetica. “La nostra associazione sta intervenendo a tutti i livelli – assicura il presidente Michele Giovanardi – e chiediamo anche alle istituzioni di mobilitarsi a favore delle imprese. La crisi delle materie prime è planetaria ma non è un tecnicismo astratto: si riverbera concretamente nel lavoro di tutti noi”.
Negli ultimi mesi il costo dei materiali ha registrato un rincaro enorme: l’acciaio costa il 150% in più e l’energia elettrica ha subito un aumento del 33,4%, le quotazioni delle forniture vengono fatte al momento, come avviene con l’oro. “Da giugno non c’è stato giorno in cui non abbia incontrato un imprenditore fiducioso sulla ripresa economica – ha detto il direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Amleto Impaloni - ma molto preoccupato per il rischio di vanificare questa ripartenza con l’aumento dei prezzi e la scarsità delle materie prime. La corsa al rincaro è quotidiana e sta diventando insostenibile”.
L’edilizia è uno dei settori più colpiti insieme a quello della metalmeccanica. Antonio Elia, vicepresidente di Confartigianato Piemonte Orientale e responsabile a livello regionale del settore delle Costruzioni, sottolinea: “I bonus varati dal Governo due anni fa sono stati un’ottima idea ma hanno richiesto mesi per definire il loro funzionamento e quindi tutti i cantieri si stanno concentrando adesso, in un periodo in cui pesano la scarsità mondiale delle materie prime e il loro rincaro. Abbiamo difficoltà persino a trovare i ponteggi e io ho contratti fermi perché non riesco a installare il cantiere e trovare il materiale. Serve una proroga delle agevolazioni previste dal Governo”.
Concorda Antonio Piciaccia, rappresentante di categoria per il settore del la meccanica e della carpenteria: “Stiamo vivendo una situazione spaventosa con l’acciaio rincarato del 150% in pochissimo tempo – spiega -. Per le commesse ricevute nei mesi passati lavoriamo in perdita perché questo aumento non viene riconosciuto. Così le quotazioni sono fatte al momento e i preventivi valgono 1-2 giorni e non 30 come prima. Ci auguriamo che il Governo sblocchi al più presto anche la partita dell’Ilva di Taranto perché l’acciaieria riprenda a lavorare a pieno ritmo”.