Ha ormai sette anni di storia travagliata, il Governo lo ha riconosciuto inutilizzabile, ma con il decreto Milleproroghe chiede alle imprese di pagare entro il primo febbraio i contributi. Parliamo del SISTRI il sistema di tracciabilità dei rifiuti che Confartigianato ha sempre denunciato come inapplicabile e generatore solo di burocrazia e costi per le imprese.
Dopo le recenti dichiarazioni del ministero dell'Ambiente speravamo che sul SISTRI calasse il silenzio definitivamente spiega Michele Giovanardi, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale ma non è così: ci chiedono ancora di pagare i contributi per questo mostro burocratico perfettamente inutile.
E' vero che il Governo ha compreso l'inutilità di questo sistema, non obbligando più le imprese a servirsene, però non rinuncia a pretendere i soldi dalle imprese a fronte di un servizio inesistente. E questo dopo che già le imprese hanno pagato a vuoto il contributo per l'utilizzo del Sistri negli anni 2010 e 2011, rilevanti risorse sottratte agli investimenti proprio negli anni in cui la crisi ha picchiato più duro, denuncia il mondo delle piccole imprese attraverso una nota di Rete Imprese Italia.
Occorre intervenire subito e prorogare operatività e pagamenti, ma occorre soprattutto individuare un sistema di tracciabilità snello e che funzioni veramente per un tema tanto delicato come quello dei rifiuti. E' infatti un tema delicatissimo, non deve essere usato solo per fare cassa sulle spalle delle imprese.