Confartigianato Trasporti comunica che dal 2 febbraio 2022 entrano in vigore le nuove regole Ue sul distacco dei conducenti per il settore del trasporti su strada in applicazione della direttiva 2020/1057 (detta «lex specialis»).
Nello specifico diviene operativo il portale IMI, attraverso il quale vengono generate unicamente le dichiarazioni di distacco e sul quale devono essere registrati i dati delle imprese, quelli dei conducenti distaccati e le targhe dei veicoli.
Pertanto, a partire dal 2 febbraio p.v., i conducenti devono possedere la nuova dichiarazione di distacco, poichè le precedenti non saranno più valide. Si dovrà produrre un certificato per ogni Paese in cui il conducente è in distacco e sarà sempre necessario registrare sia il conducente che il veicolo impegnato.
La nuova dichiarazione di distacco copre un periodo compreso fra un minimo di un giorno e un massimo di sei mesi e sul portale IMI dovranno essere indicati i recapiti del gestore del trasporto o di altra figura incaricata dall’impresa.
Per qualsiasi informazione di dettaglio, per le strutture territoriali del sistema e le imprese associate, è possibile contattare la società di servizi nazionale CTS (Confartigianato Trasporti Servizi) che eroga l’apposito servizio.
Di seguito le FAQ riguardanti il Distacco in FRANCIA:
1. Quali saranno i principali cambiamenti?
Le situazioni di distacco di autotrasportatori per l’esecuzione di un contratto di trasporto, che costituiscono la maggior parte delle situazioni di distacco nel settore del trasporto terrestre di merci o passeggeri saranno coperte da un’interfaccia di dichiarazione armonizzata, collegata al sistema di informazione sul mercato interno («IMI») e cambiano anche le norme sui documenti da presentare in caso di controllo. La trasmissione di documenti complementari non avverrà più tramite un rappresentante in Francia, ma direttamente tramite un portale collegato al sistema «IMI», accessibile alle varie autorità di controllo.
2. I miei attestati di distacco già trasmessi sono ancora validi? Saranno ancora accessibili tramite il mio conto SIPSI?
Sì, i certificati trasmessi e in corso di validità sono validi fino all’entrata in vigore del sistema europeo. Le attestazioni e le relative conferme di ricevimento resteranno accessibili tramite il conto SIPSI del dichiarante, anche dopo il 2 febbraio 2022, come prova in caso di controversia su un controllo precedente. Per contro, non sarà più legalmente possibile trasmettere nuovi attestati di distacco.
3. In pratica, dove e come dovrei dichiarare i miei conducenti nel nuovo sistema?
La Commissione europea metterà in rete un nuovo portale dedicato collegato all’IMI. È su questo portale che le imprese di trasporto dovranno presentare una dichiarazione di distacco quando i conducenti che assumono si troveranno in situazione di distacco in un altro Stato membro dell’UE per l’esecuzione di un contratto di trasporto. Il modello di dichiarazione è identico indipendentemente dallo Stato membro in cui il conducente effettua la sua missione.
La dichiarazione di distacco deve essere presentata in formato cartaceo o elettronico durante un controllo a bordo strada. Gli agenti di controllo potranno scansionare il codice QR presente sulla dichiarazione per verificarne l’autenticità.
4. Come posso saperne di più sull’utilizzo del nuovo sistema?
La Commissione europea è responsabile dell’introduzione del nuovo sistema. A metà dicembre sono stati organizzati corsi di formazione sul futuro portale per i rappresentanti delle organizzazioni professionali del settore. È previsto che la Commissione e l’Autorità europea del lavoro diffondano prossimamente strumenti e video di presa in mano.
5. Ci sono eccezioni a queste nuove regole?
Sì, alcune situazioni non sono disciplinate dal sistema europeo di formalità armonizzate o perché sono escluse dalla regolamentazione del distacco dalla lex specialis o perché, pur rientrando in tale regolamentazione, non sono disciplinate dal nuovo sistema armonizzato di dichiarazione, ma possono essere disciplinate da formalità e disposizioni nazionali, come il SIPSI in Francia.
Sono allo studio misure per chiarire e armonizzare le formalità applicabili in Francia alle situazioni non coperte dal sistema europeo di formalità armonizzate.