Il commento del Presidente di Confartigianato Trasporti e di Unatras Amedeo Genedani
Confartigianato Trasporti non valuta negativo il pacchetto di proposte presentato lo scorso 5 novembre 2015 durante l’incontro al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma ritiene che ci siano alcuni punti da approfondire nel merito.
Al termine dell'incontro tra le associazioni dell'autotrasporto e il MIT, nelle persone del sottosegretario di Stato - On. Del Basso De Caro ed il Capo di Gabinetto del Ministro Dott. Bonaretti, è stato sottoscritto il verbale d'intesa (si veda in allegato).
Il Presidente di Confartigianato Trasporti e di Unatras Amedeo Genedani commenta in questo modo le proposte del Governo: “Innanzitutto a nostro avviso le proposte presentateci dal Capo di Gabinetto Dott. Bonaretti e dal Sottosegretario Del Basso De Caro possono essere valutate positivamente per diversi puti: il mantenimento dei 250 milioni annuali per il settore, compresi gli investimenti per l’acquisto di veicoli Euro 6, il rifinanziamento della Sezione Speciale per l’autotrasporto del Fondo di Garanzia per 15 milioni come da noi richiesto subito dopo l’esaurimento delle risorse, ma anche gli incentivi per gli autotrasportatori per il “Marebonus” e “Ferrobonus”, tanto per citarne alcuni, vanno nella direzione da noi auspicata ossia la possibilità concreta di poter sostituire mezzi vetusti e garantire quindi maggior tutela della sicurezza e dell’ambiente. Non dimentichiamo anche il mantenimento, fino al 2018, della riduzione delle accise per i mezzi Euro 3 anche se avremmo auspicato e ribadito al tavolo del Governo una più “graduale” eliminazione dai benefici per quanto concerne i mezzi Euro 2. Infatti ciò non può essere fatto dall’oggi al domani, senza riconoscere alle imprese una marginalità nel reddito aziendale che possa facilitare gli investimenti in nuovi veicoli più sicuri e meno inquinanti.
Purtroppo dobbiamo evidenziare che diversi punti sottoposti al Governo non sono stati, a nostro parere, soddisfatti: ci aspettavamo in primis quelle regole chiare per il rispetto dei tempi di pagamento, che chiediamo da tempo e che noi riteniamo vitali per il comparto.
Inoltre gli autotrasportatori attendevano, assieme alla misura per la decontribuzione a carico dell’impresa per i conducenti che esercitano attività internazionale con veicoli equipaggiati con cronotachigrafo digitale, anche un’azione forte e cerate per la lotta al cabotaggio irregolare e al dumping sociale, fenomeni che stanno distruggendo il mondo dell’autotrasporto. Noi riteniamo che le due misure debbano andare di pari passo. Questi, insieme ad altri, sono temi importantissimi sui quali vogliamo insistere, rimarcando un concetto, che crediamo comune: senza regole certe, controlli stringenti e continui, le misure positive rischiano di perdere la loro potenzialità ed efficacia.
Per questo chiediamo un ulteriore sforzo al Governo: al fine di maggiore competitività alle nostre imprese occorre fare un ulteriore, ma vitale, passo in più nel tutelare il comparto dell’autotrasporto in ambito nazionale. Altrimenti misure come la decontribuzione, o l’istituzione di fondi, risulteranno insufficienti. Non si possono fare quindi riforme e politiche con due velocità differenti: incentivi e regole devono procedere sempre affiancate.