L’imprenditore che usa la tecnologia a significare la centralità dell’impresa che affronta nuove sfide per la crescita economica e sociale del Paese. Questa la rappresentazione della statuina del presepe consegnata da Coldiretti Vercelli-Biella e da Confartigianato Vercelli all’Arcivescovo di Vercelli Monsignor Marco Arnolfo. La raffigurazione è stata consegnata venerdì 17 dicembre in Vescovado dal Direttore di Coldiretti Vercelli-Biella Francesca Toscani, dal Direttore di Confartigianato Piemonte Orientale Amleto Impaloni, dal vicepresidente con delega Vercelli Simone Capra e dal responsabile della sede di Vercelli Luigino Crosta.
Il presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando e per questo Coldiretti e Confartigianato vogliono contribuire effettuando questo piccolo dono.
L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, non è a sé stante ma prevede in tutte le province la consegna ai Vescovi delle Diocesi di tutta Italia di una statuina, la statuina dell’anno, che mette in evidenza i mestieri che aggiornano e attualizzano i personaggi del presepe. L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è aggiungere ogni anno al presepe figure che parlino del presente ma anche del futuro. L’anno scorso fu un’infermiera simbolo dell’impegno e del sacrificio di tutto il mondo della sanità per la cura delle persone colpite dalla pandemia. Quest’anno è l’imprenditore che ha affrontato le difficoltà della pandemia per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante le limitazioni e i lockdown.
“Gli agricoltori e gli allevatori si stanno modernizzando nei metodi operativi grazie all’utilizzo di tecnologie senza però dimenticare la tradizione – affermano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il Direttore Francesca Toscani - Per questo la rappresentazione della statuina dell’imprenditore può essere associata anche al settore agroalimentare: la biodiversità, la tutela dell’ambiente e la sostenibilità sono tutti fattori di grande rilevanza e di primaria importanza in un momento in cui la situazione del pianeta sta peggiorando vistosamente. Quindi non solo macchinari per semplificare il lavoro, ma anche per renderlo meno inquinante e più eco-sostenibile”.
“Quest’anno – sottolinea Amleto Impaloni, Direttore di Confartigianato Piemonte Orientale- portiamo nel presepe il simbolo dei milioni di artigiani e piccoli imprenditori italiani che hanno saputo reagire alla crisi e oggi sono pronti a contribuire alla ripartenza del Paese. La statuina, realizzata in cartapesta dal maestro artigiano leccese Claudio Riso, è l’emblema degli uomini e delle donne di buona volontà impegnati, con le loro aziende, a costruire un futuro nuovo, all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. Imprenditori che usano gli strumenti digitali e tecnologici per rilanciare le radici profonde della nostra tradizione produttiva, dell’eccellenza manifatturiera made in Italy. Abbiamo voluto rappresentare così l’operosità e il saper fare che animano i nostri imprenditori, protagonisti dello sviluppo economico ma anche attori sociali partecipi della vita delle comunità territoriali. Rinnoviamo la tradizione del presepe con un segno di speranza: la vitalità e l’ingegno dei nostri imprenditori, il loro slancio per costruire la rinascita economica e sociale dell’Italia”.