“L’Autorità per l’energia ci ripensi. È inaccettabile la decisione di far pagare ai consumatori in regola gli oneri di sistema non riscossi dai clienti morosi. Si tratta di una scelta iniqua, che deresponsabilizza l’intera filiera energetica e danneggia le dinamiche concorrenziali del mercato”. E’ la posizione espressa da Confartigianato in merito alla delibera dell’Autorità per l’Energia (attualmente in fase di consultazione) per socializzare una quota parte degli oneri di sistema che i venditori di energia non hanno incassato per morosità dei clienti.
“Perché – chiede Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale - i clienti che rispettano i propri obblighi contrattuali dovrebbero accollarsi gli oneri di sistema di chi non paga? Se le società di vendita di energia falliscono non vi è forse anche una responsabilità di chi doveva vigilare? E se le imprese non sono in grado di valutare efficacemente la serietà dei propri clienti perché i costi di queste manchevolezze devono essere pagati da chi non ne è responsabile?”.
Confartigianato giudica “incomprensibili le ragioni dell’Autorità” alla quale chiede di “tornare sui suoi passi, ritirare la consultazione sul meccanismo di riconoscimento degli oneri di sistema non riscossi ai venditori e di convocare al più presto tutti gli operatori del mercato dell’energia. Dopo le agevolazioni concesse agli energivori, non sono accettabili ulteriori balzelli che trasformano le bollette delle piccole imprese in strumenti per ‘fare cassa’ e compensare inefficienze in attività di legislazione, regolazione e controllo”.