Confartigianato Imprese, da sempre impegnata alla lotta all’abusivismo, è tra i soggetti che hanno chiesto un incontro con il Comando Regionale della Guardia di Finanza al fine di avviare un serio confronto sul tema e porre le basi per la costituzione di azioni concrete volte a contrastare il diffondersi di un fenomeno in continua crescita non solo per il settore del Benessere, ma anche per altri comparti produttivi.
Sono svariate le segnalazioni che le sedi territoriali delle nostre Associazioni ricevono – oltre alla promozione che viene effettuata su siti e social - e questo determina l’aggravamento di una situazione che ha delle ripercussioni su molteplici e delicati aspetti di interesse per tutta la collettività.
In un momento di allerta vigilata come quello attuale, l’abusivismo è certamente una pratica che sfugge al controllo delle norme igienico-sanitarie necessarie per l’erogazione dei servizi alla persona, rappresentando un pericolo per tutta la popolazione.
Le imprese Artigiane si sono attrezzate per ripartire in sicurezza nel tentativo di superare la gravissima crisi economica che li ha investiti, ma purtroppo l’impennata dell’abusivismo, che già di norma affligge pesantemente il settore, determina una contrazione dei ricavi che impatta inevitabilmente sia sull’occupabilità dei dipendenti sia sulla sopravvivenza dei centri stessi.