Un momento per riflettere sul tema del Made in Italy, alla luce soprattutto delle novità che il nuovo disegno di legge 1341 e delle migliori pratiche delle nostre imprese. Questo in sintesi l’esito del convegno promosso da Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Comune di Novara, Fondazione Castello di Novara, Banca d’Alba che si è svolto belle suggestive e storiche mura del castello visconteo sforzesco della città, lo scorso 23 ottobre.
Testimonial d’impresa, autorità, ospiti illustri hanno animato una mattinata di riflessione, particolarmente gradita dal folto pubblico presente all’evento.
Aprendo i lavori, moderati dalla giornalista Giusy Trimboli il direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Amleto Impaloni, nel ringraziare chi ha reso possibile il convegno e gli autorevoli sospiti, ha ricordato come il disegno di legge, di cui è relatore l’onorevole Gusmeroli, ha trovato riscontro “nelle sollecitazioni del territorio”.
Successivamente, l’avvio dei lavori è stato dato dal presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Michele Giovanardi, che ha ricordato come “Il Made in Italy è quello che si definisce una icona globale e si declina in sinonimi come qualità, stile e creatività. Riflettere sulla sua importanza oggi, come occasione di rilancio, significa estendere questo concetto non solo al mondo dell’impresa ma a quello culturale. Perché parlare di Made in Italy vuol dire parlare di noi, del nostro modo di essere e di fare. Il Made in Italy ha infatti profonde e salde radici nell’artigianato, coniuga tradizione e innovazione in campi diversissimi dall’enogastronomico all’aerospaziale, dal design all’arte”.
L’assessore regionale Matteo Marnati, nel suo intervento, ha ringraziato Confartigianato per l’iniziativa, “perché in grado di far risaltare le imprese che lavorano, capaci di coniugare innovazione e tradizione” qualità così importanti un periodo storico ed economico complesso come quello che stiamo attraversando. Per la regione Piemonte era presente, in video, anche l’assessore Andrea Tronzano che ha rimarcato come il “Made in Italy sia un marchio prestigioso, nel mondo, e l’attività della Regione Piemonte va nella direzione di confermare questa eccezionalità”.
Sullo stesso indirizzo il presidente della camera di commercio, Fabio Ravanelli, che ha identificato “il benessere, la qualità come valori espressi dal Made in Italy e dai prodotti che lo rappresentano”; un valore che è proprio delle imprese, anche di quelle piccole e qui l’impegno camerale nel fare rete, sistema, aggregando le piccole imprese.
Elvio Curti, vicedirettore di Banca d’Alba, ha confermato il ruolo territoriale e di prossimità dell’istituto di credito, una banca che guarda con interesse alle nostre province del Piemonte orientale, prima VCO e fra poco anche Novara. Una presenza che è restituzione alle comunità dei valori di cui Banca d’Alba è interprete e che lega virtuosamente imprese, famiglie e comunità.
Il panel degli ospiti e degli interventi ha quindi trovato il suo focus con li interventi e le testimonianze degli imprenditori che, nei loro rispettivi ambiti d’impresa, ogni giorno declinano ogni giorno il saper fare del Made in Italy: viticultura ed enologia con i Dof Mati e la testimonianza di Sara Paladin; il lapideo con Maria Teresa Moro e Raffaella Scaciga e i guanti speciali di Simone Dal Dosso, protagonisti di un dibattito moderato dal funzionario di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Alessandro Scandella.
E la campagna di promozione del Made in Italy del Ministero ha nei video realizzati dalla novarese Noise + il proprio fulcro, video realizzati in giro per l’Italia per una concreta declinazione del Made in Italy dentro e attraverso le storie degli artigiani e dei territori. Alessandro Raimondo, realizzatore della campagna, ha ricordato come i cinque video siano ora in proiezione in Canada in un evento a cura del MAECI.
Il primo relatore del disegno di legge sul Made in Italy, l’onorevole Alberto Gusmeroli, ha esordito nel suo intervento ricordando come il provvedimento sia figlio dell’ascolto: “Questo paese deve tornare ad ascoltare e il disegno di legge e iniziato proprio dall’ascolto, dalle audizioni delle imprese, delle associazioni. Le imprese sono chi poi traduce in pratica le grandi idee, le intuizioni e le eccellenze”. Un provvedimento non avulso da altri ambiti di intervento del governo: la riforma fiscale e il decreto incentivi, ha ricordato l’onorevole Gusmeroli. Un provvedimento che ha anche il compito di assicurare un futuro al paese e ai giovani, ha ricordato in chiusura rivolgendosi ai tanti ragazzi in sala.
Intervento poi a sua volta, l’ambasciatore Lorenzo Angeloni ha ricordato come l’export italiano è in costante crescita nell’ultimo, difficile triennio, interessando duecentoventidue paesi. Compito del Ministero e delle sue azioni, ha ricordato l’ambasciatore Angeloni, è far emergere e portare nei contesti internazionali “la capacità, il fare impresa italiani”.
Sull’importanza del Made in Italy come strumenti identitario ha rimarcato il presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, Giorgio Felici, che ha esortato il governo ad avere più coraggio nelle sue scelte e nei suoi provvedimenti.
Carlo De Simone ha ricordato il lavoro di Simest e la recente apertura di un nuovo ufficio all’estero, in Serbia; conferma del ruolo di affiancamento di SIMEST alle imprese che esportano e operano sui mercati internazionali.
Paolo Bertolino, segretario generale UnionCamere Piemonte, ha indicato come il 40% del PIL regionale piemontese venga dall’export, “una percentuale importante, da coltivare” e ricordato due strumenti importanti, i PIF “che hanno aiutato le imprese a esportare” e la gestione dell’export attraverso una società in house, “‘inventata’ con l’allora assessore Massimo Giordano e che ha generato un valore di 60 miliardi di export “. Non solo: ha ammonito come sia indispensabile che le imprese possano lavorare, crescere soprattutto “perché se le imprese non crescono siamo morti”.
In collegamento, Alice Lazioli, che ha ricordato come a livello europeo Confartigianato abbia chiesto maggiore attenzione alle competenze e al lavoro degli artigiani, evidenziando l’estensione della dizione di IGT anche ai prodotti artigianali.
La funzionaria della Regione Piemonte, Patrizia Quattrone, ha ricordato l’aumento del sostegno alle imprese piemontesi per le fiere nazionali e internazionali, il Fondo unico dell’artigianato e lo strumento della Bottega scuola, per i ragazzi, per la promozione fra i giovani del lavoro e del lavoro artigiano in particolare.
Al termine dei lavori, il gustoso, raffinato e gradito buffet curato da Andrea Cane e dalla sua Allegra” brigata di cucina.