Una lettera accorata e dettagliata, che evidenza i timori di una vera emergenza sociale. L’ha inviata Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, a firma del presidente Michele Giovanardi, e del direttore Amleto Impaloni, ai tre prefetti di Novara, Verbania, Vercelli. “Ci riferiamo al momento particolarmente complicato generato dall’emergenza sanitaria per testimoniare che nel tessuto del Piemonte Orientale si sta affermando, giorno per giorno, una altrettanto preoccupante emergenza sociale”. Tra i temi evidenziati dalla lettera, vi sono quelli degli ammortizzatori sociali (la cui regolarità nei pagamenti, senza i ritardi che si sono verificato e stanno trascinando, è fondamentale); le politiche attive del lavoro (con l’indifferibile snellimento, da parte dei Centri per l’impiego, delle procedure per l’attivazione dei tirocini formativi e delle assunzioni); dell’autotrasporto (che ha necessità di circolare anche di sabato e domenica per garantire corretti meccanismi di approvvigionamento); dello strumento dei Codici ATECO per l’erogazione dei sussidi (meccanismo che lascia esclusi diversi settori produttivi, come Confartigianato ha denunciato anche nei mesi scorsi, non essendo uno strumento certo per l’individuazione dei settori e delle imprese in sofferenza); una chiara interpretazione delle norme (troppo spesso nebulose e imprecise, lasciate all’interpretazione aleatoria di soggetti diversi);la chiara e univoca regolamentazione dell’isolamento fiduciario disposto dai medici di famiglia e le ASL (oggi disposto anche in assenza di accertamento di “contatto stretto”, con evidente ricaduta negativa su imprese e persone); i controlli devono essere orientati alla prevenzione e non all’esclusivo sanzionamento. “Confartigianato è disponibili a ogni forma di confronto con le istituzioni al fine di contribuire fattivamente a generare condizioni di rispetto sociale e di superamento dell’attuale crisi”, conclude la lettera di Confartigianato. “Stiamo raccogliendo le difficoltà delle imprese e delle persone, riteniamo molto delicata la situazione di queste settimane, un confronto e una intesa è auspicabile pe ril bene delle nostre comunità” concludono Giovanardi e Impaloni.