E’ di questi giorni una comunicazione inviata da Confartigianato Autoriparazione ANARA al Ministero Infrastrutture e Trasporti per rappresentare alcune criticità, segnalate anche dal territorio, in ordine all’applicazione delle misure adottate dal Governo.
In particolare, nella nota inviata al MIT, Confartigianato ha evidenziato che alcune Amministrazioni provinciali stiano contestando ai centri di controllo la possibilità di svolgere l’attività di revisione, addirittura considerando la loro stessa apertura come violazione delle norme sull’emergenza COVID-19 fino a configurarla quale ipotesi di reato.
Nel merito Confartigianato Autoriparazione ha rappresentato che tale orientamento appare in contrasto con la lettura e la ratio delle norme emanate mettendo in forte difficoltà e disagio le imprese del settore, nonostante sia chiaramente identificato il perimetro delle attività produttive consentite.
Inoltre, in merito all’estensione della proroga al 31 ottobre 2020, di cui all’articolo 92, comma 4, del Decreto-Legge n. 18 del 17 marzo 2020, alle revisioni con scadenza antecedente alla data di entrata in vigore del Decreto, emersa da una recente indicazione del Ministero
dell’Interno, Confartigianato Autoriparazione ha sottolineato che tale interpretazione non è condivisibile poiché penalizza ulteriormente l’operatività dei centri di controllo, anche per un indefinito arco temporale della retroattività.
Per tali ragioni, Confartigianato ha sollecitato il Ministero ad attivarsi affinché sia data una corretta ed uniforme applicazione delle norme sull’intero territorio nazionale, evitando che le richiamate criticità possano generare penalizzazioni e improprie ricadute in termini di responsabilità sui centri di controllo.