Crescita record di assunzioni di apprendisti registrata tra aprile 2017 e marzo 2018: sono state 283.000, il 20,2% in più rispetto al 2017 e superano dell’11,4% le 254.000 assunzioni di giovani a tempo indeterminato avvenute nello stesso periodo. Lo rileva uno studio di Confartigianato Imprese che sottolinea come, tra gennaio e maggio 2018, i contratti di apprendistato siano aumentati più degli altri rapporti di lavoro: ne sono stati attivati 134.358 (il 96% dei quali riferiti a giovani under 30) con una crescita del 13,7% rispetto allo stesso periodo del 2017. Largamente battuti i contratti a tempo indeterminato (+3,1%), i contratti a tempo determinato (+8,4%), i contratti stagionali (+7%) e i contratti intermittenti (+8,8%).
Il rapporto di Confartigianato mostra che i contratti di apprendistato rappresentano il 12,5% dei nuovi rapporti di lavoro creati in Italia nel primo trimestre di quest’anno per i giovani under 30. Il Piemonte è nella top ten delle regioni in cui prevalgono le assunzioni di apprendisti: al primo posto c'è l’Umbria (18,5% di nuovi contratti di apprendistato sul totale delle assunzioni), seguita da Toscana con 16,2%, Veneto con 15,6%, Marche con 15,4% e Piemonte con 14,5%. Nel terzetto di coda si colloca la Basilicata con il 5,9% di apprendisti sul totale delle assunzioni di under 30, insieme con la Sardegna (6,7%) e il Molise (6,4%).
Sulla crescita dei contratti di apprendistato hanno influito gli interventi di decontribuzione previsti nella Legge di bilancio 2018: “Interventi sui quali occorre insistere – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – perché la realtà dimostra che la ripresa dell’occupazione giovanile passa per l’apprendistato, il contratto a causa mista più adatto a soddisfare le esigenze formative dell’artigianato e delle piccole imprese, la ‘palestra’ in cui i giovani studiano e si preparano ad entrare in un mercato del lavoro che richiede competenze tecniche evolute imposte dalla rivoluzione digitale”.