La Provincia del Vco non dichiarerà il dissesto economico, almeno per ora. Regione ed ente locale, nel corso dell'incontro che si è tenuto giovedì 10 gennaio a Torino, hanno concordato di "operare insieme per salvaguardare l'attività della Provincia, il sistema delle imprese che dal dissesto sarebbe profondamente colpito, e i Comuni che sono gli altri grandi creditori nei confronti della Provincia". Nella delegazione del Vco era presente anche Confartigianato con il vicepresidente del Piemonte Orientale Maurizio Besana, il segretario regionale Carlo Napoli, il dirigente Michele Nicolazzi e i funzionari Marco Cerutti e Renzo Fiammetti.
In concreto le prime misure adottate sono un pagamento appena effettuato dalla Regione alla Provincia per 1,4 milioni di euro e un altro di 1 milione previsto entro fine mese. Nelle prossime settimane i due enti eseguiranno una "ricognizione del bilancio" per verificare in modo preciso lo stato dei debiti e dei crediti dell'ente locale; al termine la Regione potrebbe effettuare un altro versamento straordinario.
Il vicepresidente Besana, a nome di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, sottolinea: "Apprezziamo la disponibilità confermata oggi dalla Regione Piemonte e dalla stessa Provincia del Vco ad affrontare positivamente e con impegno la situazione di bilancio dell'Ente provinciale senza addivenire alla formalizzazione dello stato di dissesto dell'Ente stesso. Confartigianato opera per tutelare le imprese che vantano crediti verso la Provincia e conseguentemente la stabilità dell'intera comunità del Vco. Abbiamo confermato al vicepresidente della Regione, Aldo Reschigna, al presidente della Provincia Arturo Lincio e al consigliere Giandomenico Albertella la nostra disponibilità a lavorare per il bene del Vco e a essere attori di un istituendo tavolo di concertazione fra tutte le parti (Istituzioni, Associazioni, Imprese). A questo comune impegno deve essere chiamato anche il Ministero dell'Economia attraverso gli strumenti già in essere e altre forme di intervento da definire concordemente quali la creazione di un fondo di garanzia per le piccole imprese creditrici verso la pubblica amministrazione e la possibilità di compensare crediti/debiti verso la pubblica amministrazione, nelle aree di crisi e in presenza di crediti certificati”