Un Manifesto con le proposte per costruire un’Italia a misura di 4,4 milioni di artigiani e piccole imprese che danno lavoro a 10,8 milioni di addetti. Lo ha inviato Confartigianato a tutte le forze politiche e la nostra associazione ne discuterà con i candidati del Piemonte Orientale in tre incontri organizzati
a Novara mercoledi 14 settembre ore 11 sede di Confartigianato in via Ploto 2 (FOTO)
a Vercelli venerdi 16 settembre ore 11 sede di Confartigianato in via Magenta 40
a Verbania Pallanza lunedì 19 settembre ore 11, sede di Confartigianato in viale Europa 42
Sarà l’occasione per rappresentare ai Candidati le idee e il manifesto (SCARICA QUI), documento che riepiloga i temi più rilevanti a livello nazionale che dovranno nel prossimo autunno essere dibattuti e definiti con apposite misure per garantire la sopravvivenza del tessuto economico italiano e conseguentemente la coesione del Paese. Al fianco dei temi nazionali vi sono inoltre i temi locali che coinvolgono il Piemonte Orientale e soprattutto il tessuto sociale e economico messo a dura prova dall’emergenza pandemica e dalla crisi energetica.
Nell’agenda delle priorità indicata da Confartigianato spicca la richiesta di un fisco semplice e leggero, visto che oggi cittadini e imprenditori pagano 32,8 miliardi di maggiori tasse rispetto alla media dell’Eurozona. Da riformare all’insegna dell’efficienza anche la macchina burocratica, poiché – sottolinea Confartigianato – oggi l’Italia è al 24° posto nell’Ue per la qualità dei servizi pubblici e soltanto il 28% delle amministrazioni locali gestisce completamente pratiche on line.
‘Lavoro di qualità’ è un altro dei punti del Manifesto con il quale Confartigianato dice no al salario minimo legale e sì al lavoro di cittadinanza, chiede di ridurre il cuneo fiscale e contributivo sul lavoro, che in Italia pesa il 46,5%, contro una media Ue del 41,7%, e di potenziare la formazione tecnica e professionale e l’apprendistato per agevolare il reperimento di manodopera qualificata da parte delle imprese.
Per sostenere la competitività delle Pmi, Confartigianato sollecita anche la riduzione dei costi di elettricità e gas, aumentati del 108% nell’ultimo anno, fissando un tetto europeo al prezzo del gas, attuando una riforma strutturale della bolletta che escluda gli oneri di sistema impropri pagati dai piccoli imprenditori e sostenendo gli investimenti in energie rinnovabili, in particolare per la creazione di Comunità Energetiche e per iniziative di autoproduzione.
Sul fronte della sostenibilità ambientale, una delle richieste prioritarie riguarda il mantenimento degli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici, sciogliendo rapidamente il grave problema dei 5,2 miliardi di crediti fiscali incagliati legati ai bonus edilizia. Si tratta di una situazione che mette a rischio la sopravvivenza delle aziende di costruzioni e di 47mila posti di lavoro.
Il Manifesto di Confartigianato punta poi sull’accesso al credito, affinché sia assicurato sostegno al Fondo di garanzia per le Pmi e a sistemi di garanzia misti pubblico-privati, con una dotazione finanziaria adeguata alle esigenze degli imprenditori in questa difficile e mutevole contingenza economica.
Proseguire spediti nell’attuazione del Pnrr è un’altra sollecitazione di Confartigianato che chiede, però, di farlo con la piena inclusione delle micro e piccole imprese, favorendo, da parte dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali, progetti e bandi improntati alla facile accessibilità.
Altrettanto inclusive e accessibili per le piccole imprese dovranno essere le transizioni green e digitale: in proposito Confartigianato chiede incentivi semplici e stabili per favorire l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e l’internazionalizzazione delle Pmi.
(N.B. la foto scelta dalla Confederazione nazionale per rappresentare le imprese ritrae i nostri associati Mattia e Giorgio Redi della Gioira e Redi Rubinetterie di San Maurizio d’Opaglio, in provincia di Novara).