I cittadini europei saranno chiamati ad eleggere i membri del Parlamento comunitario, che lavorerà per i prossimi cinque anni. L’Italia voterà il 26 maggio, l’ultimo dei quattro giorni previsti dall’Europa per l’apertura dei seggi. Dopo aver firmato il Manifesto di SMEunited, la sigla europea delle mpmi, Confartigianato ha declinato quelle 10 proposte alla realtà italiana. Il risultato sono soluzioni concrete per lanciare la micro, piccola e media impresa europea verso una nuova stagione di sviluppo economico.
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“Confartigianato ha ripreso i dieci punti che SMEunited aveva presentato circa un paio di mesi fa per declinarli al meglio alla nostra realtà imprenditoriale – ha detto il Vicepresidente di SMEunited e Delegato per l’Europa di Confartigianato, Luca Crosetto – Abbiamo voluto evidenziare i punti importanti che vorremmo venissero portati avanti da chi ci rappresenterà nei prossimi cinque anni in Europa. Tra questi, spiccano sicuramente il Codice Appalti, i tempi di pagamento, fondamentale per stabilire un rapporto sano tra le mpmi e le grandi imprese, e la grande battaglia legata al made in e quindi alla tutela e alla tracciabilità dei prodotti italiani di qualità”.
Apri QUI il manifesto di Confartigianato per le elezioni Europee 2019.
ECCO I PUNTI FONDAMENTALI ILLUSTRATI DAL SEGRETARIO FUMAGALLI
1. CONTESTO
Le micro, piccole e medie imprese europee hanno bisogno di un contesto più favorevole, di leggi pensate per le loro necessità e per le loro potenzialità. Una politica europea per l’artigianato e le MPMI richiede un approccio complessivo che tenga conto di tutti gli aspetti politici e dell’impatto delle nuove norme. Tale politica dovrebbe essere rivolta a tutte le MPMI, tenendo conto della loro diversità per quanto riguarda la tipologia, il settore e il posizionamento nella catena del valore. Dovrebbe anche riguardare l’intero ciclo di vita di una MPMI, dalla creazione allo sviluppo, fino al trasferimento o alla seconda opportunità.
Non c’è dubbio che l’Europa debba tornare al più presto all’applicazione dello Small Business Act e al principio del Pensa innanzitutto al Piccolo.
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2. MERCATO
L’artigianato e le MPMI non beneficiano ancora a pieno delle opportunità del mercato globale. Gli accordi commerciali internazionali, quindi, devono tenere conto delle caratteristiche specifiche delle MPMI e l‘UE dovrebbe agevolare le loro attività sui mercati internazionali. Questo diventerà fondamentale per le relazioni con il Regno Unito dopo la Brexit.
Il mercato interno costituisce inoltre la prima palestra dove le MPMI possono esercitarsi e commercializzare fuori dai propri confini nazionali. In questa direzione, dovrebbe essere avviata una politica efficace per la piena valorizzazione dei prodotti europei, garantendo, con l’indicazione di origine, l’affermazione delle specificità che caratterizzano le distinte produzioni nazionali.
Le MPI mettono sempre più in discussione l’equilibrio tra costi e benefici derivanti dal Mercato Unico.
Le norme esistenti non sono attuate e applicate in misura sufficiente. Inoltre, la proliferazione e sovrapposizione di norme a livello nazionale creano oneri superflui per le MPMI e aggiungono differenze normative tra gli Stati membri, aumentando il numero di barriere all’ingresso per le MPMI.
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3. LAVORO
L’artigianato e le MPMI sono la principale fonte di posti di lavoro. Tuttavia, per garantire progresso economico e sociale, hanno bisogno di mercati del lavoro ben funzionanti e di sistemi previdenziali ben concepiti. Vanno sostenuti processi di riforma nel campo delle politiche dell’occupazione, del lavoro e dei sistemi di protezione sociale per mantenere la crescita, l’occupazione e la competitività e garantire la sostenibilità dei sistemi previdenziali.
Le MPMI soffrono la mancanza di personale qualificato, a causa del disallineamento tra le competenze richieste e quelle offerte, della diminuzione e dell’invecchiamento della forza lavoro e dell’evoluzione della domanda di manodopera. La maggior parte delle MPMI richiede qualifiche con un buon equilibrio tra competenze generali, tecniche e trasversali, che sono acquisite tramite l’istruzione e la formazione professionale (IFP), un maggiore apprendimento sul posto di lavoro e l’apprendistato. Infatti, l’integrazione tra sistema educativo e mondo del lavoro rappresenta la più efficace politica per affrontare l’urgenza della disoccupazione.
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4. INVESTIMENTI
L’artigianato e le MPMI incontrano ancora squilibri rispetto agli operatori economici più potenti del mercato. Pur facendo riferimento alla politica di concorrenza dell’UE, le norme attuali non sono adatte ad affrontare le pratiche sleali nelle relazioni tra imprese. Giocare alla pari vuol dire incentivare l’inclusione delle MPMI nelle procedure di aggiudicazione degli appalti, perché ciò, oltre a contribuire alla creazione di nuove opportunità di sviluppo dell’economia, consente una maggiore vicinanza dei cittadini europei alle loro esigenze, attraverso la realizzazione e la manutenzione delle infrastrutture di prossimità, l’affermazione della filiera corta e del km zero.
Il rafforzamento dell’innovazione e degli investimenti è fondamentale per un’economia europea solida. Le MPMI dipendono ancora molto dai prestiti bancari e hanno sempre più bisogno anche di altre forme di finanziamento per realizzare progetti. Pertanto, devono esser individuati strumenti finanziari nuovi e politiche di accompagnamento a misura di MPMI. Allo stesso tempo i regolamenti bancari devono favorire la finanziabilità delle MPMI, piuttosto che ostacolarla, e il sistema dovrebbe essere orientato all’adozione di criteri di proporzionalità.
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