Garantire subito il reddito ai lavoratori che, a causa dell’emergenza coronavirus, sono in cassa integrazione, grazie all’anticipo da parte delle banche, senza dover aspettare i tempi necessariamente più lunghi della procedura ordinaria attivata dall’Inps. Nasce con questo obiettivo la convenzione firmata il 31 marzo dall’Abi con Confartigianato, le altre Organizzazioni delle imprese e i sindacati, alla presenza della ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo.
Dopo un lungo confronto in videoconferenza andato avanti per oltre sei ore, è arrivato l’accordo che consente il versamento direttamente sui conti corrente dei beneficiari degli importi degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto “Cura Italia”.
L’accordo potrà essere esteso anche alle prestazioni dei Fondi di solidarietà bilaterale e nei prossimi giorni ne verranno perfezionate le disposizioni attuative. In baso all’accordo, le banche convenzionate potranno dare un anticipo fino a 1.400 euro ai lavoratori messi in cig a zero ore per nove settimane, la durata massima ad oggi prevista dal decreto del 17 marzo per la cig ordinaria e in deroga con causale “Covid-19”. Si tratta, quindi, di 700 euro circa al mese. Gli importi saranno ridotti in caso di durata inferiore o di part time. I primi pagamenti potranno partire in un paio di settimane, indica Catalfo, sottolineando la volontà di rifinanziare “in modo importante la cassa integrazione” e di allungarne la durata per altre settimane, nel decreto di aprile.