La Corte di Giustizia Europea è tornata sulla questione dei costi minimi per l’autotrasporto, precisandone la piena legittimità se questi sono stabiliti dall’amministrazione pubblica nazionale. Con l’ordinanza del 21 giugno 2016 (allegata) la Corte Europea ha deciso una causa di cui l’ha investita il Tribunale di Cagliari, sulla legittimità delle tabelle sui costi minimi prodotte dal Ministero dei Trasporti.
I giudici del Tribunale di Cagliari hanno chiesto alla Corte di Giustizia Europea se:
- l'articolo 101 TFUE, in combinato disposto con l'articolo 4, paragrafo 3, TUE, debba essere interpretato nel senso che osta a una normativa nazionale, quale quella prevista dal comma 10 dell'articolo 83 bis, del decreto legge n. 112/2008, nella parte in cui il prezzo dei servizi di autotrasporto delle merci per conto di terzi non può essere inferiore a costi minimi d'esercizio elaborati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e non venga demandato alla libera determinazione dei contraenti.
- in considerazione della natura di autorità pubblica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le regole della concorrenza nel mercato interno possano essere ristrette dalla normativa nazionale al fine di perseguire l'obiettivo della tutela della sicurezza stradale.
La sentenza dei giudici europei è chiara ed inequivocabile: se è un'autorità pubblica che fissa i prezzi minimi per servizi di autotrasporto a tutela della sicurezza stradale e della legalità, non sussistono restrizioni alla libera concorrenza.
Dunque i costi minimi, determinati dal Ministero dei Trasporti, sono pienamente legittimi e non contrari ai principi comunitari stabiliti dai Trattati europei.
Tecnicamente il dispositivo della Corte Europea stabilisce che "l'articolo 101 TFUE, in combinato disposto con l'articolo 4, paragrafo 3, TUE, deve essere interpretato nel senso che non osta a una normativa nazionale…, …in forza della quale il prezzo dei servizi di autotrasporto delle merci per conto di terzi non può essere inferiore a costi minimi d'esercizio determinati da un'amministrazione nazionale".
“E stato confermato quanto ribadiamo da tempo: i costi minimi sono pienamente legittimi, – sostiene il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani – il Ministro dei Trasporti Delrio deve ripristinare questo meccanismo con valori certi ed esigibili, come abbiamo chiesto a più riprese al tavolo di confronto col Governo, per la tutela della sicurezza stradale e sociale”.