Se non cambieranno le cose, entro il prossimo mese di febbraio entrerà in vigore il nuovo Registro di carico e scarico di cereali e farine di cereali, alla cui tenuta e compilazione saranno obbligati le imprese che detengono “un quantitativo superiore alle 5 tonnellate annue di prodotto di qualsiasi provenienza”.
“Si tratta dell’ennesimo adempimento che aggrava i costi di gestione delle imprese e le espone a sanzioni pesanti in caso di inadempienza” spiega il direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Amleto Impaloni “A livello nazionale una lettera unitaria è stata inviata al Presidente del Consiglio, nella sua qualità di Ministro ad Interim delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali”
“In particolare, nella lettera unitaria abbiamo fatto notare che l’estensione dell’obbligo del Registro anche ai laboratori artigiani e di panificazione, che lavorano farine e non prodotti di prima produzione come cereali e grano sia un’azione sproporzionata all’intenzione del legislatore di monitorare le produzioni cerealicole, perché non scalfisce l’annosa questione della produzione abusiva di pane e non tocca neppure il tema dell’importazione di pane congelato dall’estero, pronto per la doratura” spiega Marco Vascone, Rappresentante di mestiere di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale