Le imprese artigiane, agricole, commerciali, cooperative e la piccola e media industria, “fortemente impegnate da anni in azioni concrete ed efficaci, orientate alla sostenibilità ed all’economia circolare, ritengono che la ‘Plastic Tax’ sia una misura inutilmente vessatoria vestita da ‘misura di salvaguardia ambientale’, non sostenibile nel breve periodo dal sistema economico e che non individua correttamente le azioni che avrebbero dovuto essere messe in campo per raggiungere efficacemente lo scopo di disincentivare l’uso della plastica”.
Lo si legge in una nota congiunta firmata da Confartigianato e altre 9 Organizzazioni imprenditoriali (Cna, Casartigiani, Claai, Confesercenti, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop, Confapi, Agci) con la quale chiedono al Governo di cancellarla e di sostituirla con incentivi alle imprese.
“La tassa – si legge nella nota – rischia di tradursi in un prelievo ai danni di imprese e consumatori, senza produrre alcun effetto positivo per l’ambiente. Colpire indifferentemente tutti i prodotti senza alcuna distinzione è una misura che contraddice ogni razionale politica di sostegno all’economia circolare, che non tiene conto, peraltro, che gli imballaggi in plastica, già oggi, sono gravati da prelievo ambientale che finanzia raccolta e riciclo e che è applicato in misura differenziata proprio in base alle caratteristiche dell’imballaggio”.
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