Gli esiti delle ultime elezioni penalizzano il Piemonte Orientale e in particolare le province di Novara e Verbania. E’ quanto evidenzia Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.
“Risulta incomprensibile il motivo per cui dei 40 consiglieri regionali eletti con il sistema proporzionale solo due rappresenteranno la provincia di Novara e nessuno il Verbano Cusio Ossola (tabella 01) mentre le più piccole province di Asti e Biella ne contano complessivamente sei” afferma Michele Giovanardi, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.
“E’ già accaduto nel corso delle elezioni politiche del 2022 (vedi tabella 02 e tabella 03) quando nel collegio plurinominale Piemonte 2 l’area delle province di Novara, Biella, Vercelli e Verbano Cusio Ossola invece di avere l’assegnazione di 4 seggi proporzionali ne ha avuti solo 2 mentre l’area delle province di Alessandria, Asti e Cuneo che sulla carta ne avrebbe dovuti avere assegnati 5 oggi si presenta alla Camera con 7 seggi assegnati per il criterio proporzionale dai listini plurinominali” spiega Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte orientale “Non ne facciamo una disquisizione politica relativa a questo o quel partito, ma di rappresentanza del territorio in rapporto alla sua popolazione”.
“I dati che circolano in queste ore sulla composizione del nuovo Consiglio Regionale non sono per nulla confortanti per le imprese e per i cittadini del Novarese e del VCO, una situazione che alimenta il rischio o forse la certezza della disattenzione delle istituzioni ai problemi del nostro territorio” afferma il direttore Impaloni “Siamo certi che non ci siano stati errori nell’attribuzione dei seggi secondo l’applicazione di modelli matematici, ma è opportuno fin da subito intervenire con due azioni: la prima sull’impianto normativo che determina i criteri di assegnazione affinché la proporzionalità sia e vera e non virtuale come è avvenuto per l’elezione dei deputati alla Camera e per il Consiglio regionale tenendo in considerazione i valori espressi oggettivamente dai territori; la seconda azione è riparatoria da parte del presidente della Regione che potrà riequilibrare il peso del Piemonte Orientare indicando al di là della politica una adeguata rappresentanza del nostro territorio nella composizione della prossima Giunta”.