La Legge di Bilancio 2019 ha confermato alcuni fra gli incentivi più utili alle piccole imprese e ai cittadini: da quello per la riqualificazione energetica degli edifici alle detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili, fino alle agevolazioni per la cura del verde.
Si tratta di un pacchetto di norme fortemente sollecitato da Confartigianato perché, come hanno dimostrato in questi anni, centrano numerosi obiettivi: più lavoro per le imprese di costruzioni, arredamento, manutenzione del verde, emersione di attività irregolari, tutela dell’ambiente, risparmio per le famiglie.
Nel dettaglio, Confartigianato ha calcolato che l’ecobonus per gli interventi di risparmio ed efficientamento energetico degli edifici avrà un effetto positivo per le piccole imprese pari a 142 milioni di euro l’anno per il triennio 2019-2021. Un impatto ancor più favorevole per i piccoli imprenditori delle costruzioni arriva dalle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni degli immobili: parliamo di 258 milioni di euro annui fino al 2021. Cifra alla quale si sommano i 60 milioni l’anno di benefici derivanti dagli incentivi per l’acquisto di mobili per le case ristrutturate. Per le imprese che si occupano di manutenzione del verde, poi, l’incentivo previsto dalla manovra comporterà vantaggi per 20 milioni l’anno da oggi al 2021.
La battaglia di Confartigianato ora continua per superare le continue proroghe e rendere i bonus casa permanenti e strutturali.
Ancora alle imprese del settore costruzioni, la manovra riserva una misura per la quale Confartigianato si batte da tempo: la soglia per l’affidamento diretto degli appalti è stata aumentata, si passa da 40.000 a 150.000 euro di importo dei lavori. Un primo passo verso la revisione complessiva del Codice dei contratti pubblici chiesta dalla Confederazione per favorire l’accesso delle micro e piccole imprese ad appalti e forniture pubbliche.