"No a sanzioni alle Pmi nel primo anno di applicazione del Regolamento sulla privacy": lo chiedono le Organizzazioni europee Ueapme (l’Unione Europea dell’Artigianato e delle Pmi), Eurochambres e Hotrec in una lettera congiunta al Commissario Ue Vìra Jourová nella quale sollecitano alla Commissione Ue di raccomandare agli Stati membri e alle Autorità nazionali per la protezione dei dati di non comminare immediatamente sanzioni alle Pmi durante il primo anno di applicazione del regolamento e di continuare ad investire in attività di supporto e consulenza per le piccole imprese.
In vista del 25 maggio, data nella quale cambieranno in tutta Europa le regole della privacy, le tre Organizzazioni europee sottolineano di sostenere fortemente i diritti fondamentali dei cittadini europei riguardo la protezione dei dati personali.
Le sollecitazioni di Ueapme sono condivise da Confartigianato. "Mancano pochi giorni dalla piena operatività del Regolamento UE sulla privacy e noi ci siamo attrezzati in tempo per fornire alle nostre imprese un servizio di consulenza e strumenti informatici idonei ad adempiere a quanto richiesto ma denunciamo il permanere di una situazione di incertezza che rischia di mettere in serie difficoltà soprattutto le micro e piccole aziende. Occorre dare più tempo alle imprese per allinearsi alla nuova disciplina prevedendo, come in Francia, un periodo di adeguamento almeno per i primi sei mesi durante il quale non applicare le sanzioni” spiega Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.
“Siamo fiduciosi - auspica Impaloni - che nel decreto di adeguamento dell’ordinamento italiano sia data particolare attenzione alle esigenze delle micro e piccole imprese come vuole, peraltro, lo stesso Regolamento europeo".