Alla fine pare arrivi anche la proroga delle scadenze fiscali, come ultimo provvedimento in ordine di tempo, per la straordinaria situazione creata a seguito della pandemia da Covid 19. Tutto bene? No.
“I tempi e le modalità del Governo purtroppo sembrano confermare che non sanno bene di cosa stanno parlano e dell’impatto delle loro decisioni” è il commento amaro di Michele Giovanardi, presidente, e Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.
“Forse non è chiaro al legislatore che non basta la bacchetta magica di un comunicato stampa a ridosso del fine settimana, come in questa occasione: servono atto formali, trattandosi di adempimenti che prevedono sanzioni in caso di inadempienza. Inoltre, non si tiene in nessun conto né il lavoro delle imprese né quello delle associazioni di categoria “ proseguono, Impaloni e Giovanardi
“Ma si trattasse solo di questo, cioè di forma: no. Purtroppo la nota del Ministero non è chiara, ad esempio non definisce neppure quali siano i contribuenti ammessi alla proroga”, spiegano Giovanardi e Impaloni.
Inutile aggiungere che nel mentre scriviamo questa nota, ancora nessun documento ufficiale è arrivato dal Ministero.
“Comprendiamo la situazione di emergenza e la necessità di agire rapidamente per alleviare le difficoltà di imprese e persone ma agire in modo frettoloso, generando aspettative e illusioni non è certo un metodo corretto e serio, anzi : ancora una volta il contribuente – e i consulenti chiamati ad adempiere alle procedure delle scadenze – sono trattati da sudditi e sono disorientati di fronte ad anticipazioni a mezzo stampa cui non corrisponde una altrettanto immediata normazione”. denunciano Impaloni e Giovanardi.
“Un comunicato stampa non è una fonte del diritto, una politica di annunci dalla sera alla mattina non fa il bene del paese; l’assenza di informazioni certe e il ricorrersi di voci alimentati dalla stampa e dai social non consente di modulare efficacemente e per tempo i flussi operativi per l’adempimento nei termini delle scadenze fiscali” ribadiscono Giovanardi e Impaloni.
“Che fare, quindi? Chiediamo chiarezza, atti certi, tempi certi e che possano essere applicati” concludono Impaloni e Giovanardi ”noi siamo a fianco delle imprese e per le imprese e le persone chiediamo rispetto”.