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17 Giugno 2024

Una panchina in ricordo di Donatella Zelandi

Una panchina in ricordo di Donatella Zelandi

Una panchina in ricordo di Donatella Zelandi, imprenditrice e presidente del Movimento Donna Impresa di Confartigianato Imprese Piemonte orientale. Ma anche un’occasione per denunciare la violenza di genere, tema contro il quale Donatella Zelandi si era impegnata nell’ambito del movimento delle imprenditrici della Confederazione.

E’ la panchina d’artista collocata nel giardino del Valentino a Novara, in via Alcarotti, e inaugurata nei giorni scorsi, alla presenza dei dirigenti di Confartigianato, di Liberazione e Speranza e dei famigliari di Donatella Zelandi, il marito Alberto Ciocca e i due figli Elena e Alessandro.

La panchina, donata dalla carpenteria Piciaccia, decorata dall’artista Giuseppe Ravizzotti e posata da Elia restauri è ora un piacevole punto di ristoro all’ombra degli alberi del parco cittadino, con una targa che ricorda Donatella Zelandi attraverso una frase a lei ispirata di Manuela Peroni Assandri.

Michele Giovanardi, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, nel suo intervento ha ricordato Donatella Zelandi, nel suo lungo impegno in ambito confederale; il direttore dell’associazione, Amleto Impaloni, ha rimarcato il suo impegno anche come dirigente di categoria e contro la violenza di genere, impegno che ha trovato concordi la presidente provinciale Elis Piaterra, regionale, Sara Origlia, nazionale, Daniela Biolatto, del Movimento Donne Impresa. Presente Michela Maggi del direttivo provinciale del movimento. 

Ricordi commossi anche dagli altri relatori, ognuno dei quali ha condiviso un pensiero e un ricordo di Donatella: l’assessore Giulia Negri del Comune di Novara, il presidente del Consiglio comunale di Novara, Edoardo Brustia, la consigliera comunale Maria Luisa Astolfi; Cinzia Fenini dell’ospedale Maggiore di Novara.

Il presidente regionale di Confartigianato, Giorgio Felici, ha voluto rimarcare il ruolo delle donne nell’impresa, mentre il sindaco di San Pietro Mosezzo, Giuseppe Brognoli, sindaco di San Pietro Mosezzo Comune di residenza di Donatella, l’ha ricordata come “donna determinata e valida persona”.

Elia Impaloni, presidente di Liberazione e Speranza, ha ricordato che la panchina vuole essere un modo “per creare una occasione dove fermarsi e pensare, per testimoniare ai giovani una cultura non violenta”.

Infine l’artista, Giuseppe Ravizzotti, che ha ricordato come “tanti colori simboleggiano come insieme si possa sconfiggere la violenza che esiste”.


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