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02 Luglio 2024

Cinquant'anni della vita del Lago sono scritti con l'inchiostro della Tipografia "Ala": "Il nostro presente è tutto green"

Cinquant'anni della vita del Lago sono scritti con l'inchiostro della Tipografia "Ala": "Il nostro presente è tutto green"

La storia della vita sociale di Arona e della sponda piemontese del Verbano è stata scritta con l’inchiostro della Tipolitografia “Ala”. Menù dei grandi alberghi, cataloghi e istruzioni per rubinetterie, modulistica commerciale, manifesti e volantini per nuove aperture, elezioni, tovagliette, ristorazione e pubblicità per gli eventi del Lago Maggiore. Nata nel 1976 dall’intraprendenza di due amici poi diventati tre, ora l’attività è passata alla seconda generazione della famiglia Bellini, Marco e Ilaria. E ha “cambiato pelle”: non si pensi più a un luogo rumoroso e con odori intensi di piombo e solventi  come nei laboratori di un tempo bensì ad un ambiente produttivo green, infatti la “Ala” si è aggiudicata il premio “Io sono impresa sostenibile” di Confartigianato imprese Piemonte orientale.

Una partenza quasi per caso e la crescita

La data che segna l’inizio di tutto è il  2 febbraio 1976, quando Anna Desilvestri e Claudio Bellini si ritrovano senza lavoro perché la loro azienda aveva chiuso. Non si perdono d’animo anche se gli inizi sono difficili e le porte non sembrano pronte ad aprirsi per loro. Pensano a una cartoleria e poi a un’azienda per lavorare le scatole di una ditta prestigiosa di pentolame, che aprono in via Bellini (località Siberia ad Arona) con un altro amico nella loro stessa situazione, Peo Reversi. Insieme creano la tipolitografia “Ala”, che si sposta poi in via Monte Pasubio con nuovi macchinari e quindi in via Vittorio Veneto 21, dove si ingrandisce ancora.

Il tempo passa e le macchine “sfornano” tutto quello che racconta la vita e l’attività dell’Aronese e dei suoi dintorni, come è ancora. La produzione della tipografia riguarda il materiale legato al settore del turismo, che da solo raccoglie il 30% del totale, gli stampati per le rubinetterie (con una quota analoga di mercato) e l’ambito farmaceutico (rappresenta il 10 per cento), poi il settore pubblicitario e la modulistica aziendale. Si va dalle grandi forniture per colossi multinazionali a tirature più limitate per piccole imprese e privati, tutto “su misura”. 

Tutto cambia, non la qualità e lo spirito artigiano

Da allora molto è cambiato. Dopo trent’anni di lavoro insieme i tre amici arrivano alla pensione, prima Anna, poi Peo e per ultimo Claudio, nel 2014. Nel frattempo si è posto il problema di dare un futuro ad “Ala” e nel 2004 la famiglia Bellini decide di proseguire l’attività con i figli di uno dei tre fondatori, Marco e Ilaria. Nel 2023 la tipografia trasloca a Dormelletto, in via Cesare Battisti 2C, in una location con ampi spazi interni ed esterni.

Questa volta però è più di un trasferimento. “Le macchine che lavoravano con il piombo hanno lasciato spazio alla tecnologia dell’industria 4.0. I file grafici ideati e realizzati dal reparto creativo si “inviano” direttamente alle stampanti e al software gestionale – spiega Marco Bellini -. In rete possiamo vedere tutto quello che sta accadendo nella nostra azienda, dalla iniziale preventivazione, alla creazione del file grafico per la stampa digitale o offset, alla finitura conclusiva del lavoro sino alla fatturazione al cliente”.

Tecnologie e organizzazione nel segno della sostenibilità

L’ispirazione del nuovo corso è tutta nel segno della sostenibilità e di un modo green di intendere il lavoro. Con una serie di azioni concrete che segnano l’attività di ogni giorno: “Dal 2020 usiamo lastre per incisione senza solventi chimici, da dieci anni scegliamo inchiostri green senza componenti dannosi per l’ambiente, le vernici e i liquidi di lavaggio hanno certificazioni alimentari; la raccolta differenziata viene svolta con molta attenzione per raggiungere l’obiettivo del massimo recupero e tanta carta utilizzata è marchiata FSC, garantendo la catena di tutela con ripiantumazione di nuovi alberi” sottolinea Ilaria Bellini che anticipa per il futuro l’installazione di un impianto fotovoltaico per l’autoproduzione di energia, l’alimentazione di veicoli ibridi da utilizzare nelle future consegne e la selezione di fornitori locali per ridurre l'inquinamento da trasporto su strada eccessivo.

Tutto questo ha portato la tipografia “Ala” ad aggiudicarsi il premio “Io sono impresa sostenibile” bandito per la seconda volta da Confartigianato imprese Piemonte orientale. “Abbiamo voluto creare un luogo di lavoro più salubre possibile per noi e i nostri collaboratori e per l’ambiente che ci circonda – concludono Marco e Ilaria Bellini con il padre Claudio -. Un tempo qui gli odori dei solventi erano forti e il rumore pesante da sopportare, oggi nel laboratorio vedrete addirittura crescere delle piante. Un ambiente di lavoro confortevole fa lavorare tutti meglio”.


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