Ha quarant’anni e i volti giovani della terza generazione di imprenditori: la “Vifra” mette la plastica al servizio di tutto, dai rubinetti ai cosmetici. L’azienda di Invorio è nata nel garage di casa quattro decenni fa e ora occupa uno stabilimento di 20 mila metri quadrati, sempre nel paese del Novarese da cui è partita per aprirsi al mondo e al futuro: “Stiamo creando un ufficio tecnico interno, presto installeremo nuovi macchinari 3D e pannelli fotovoltaici e punteremo sull’ampliamento di alcuni settori” dicono i trentenni Marco e Stella Vicari, alla guida dell’azienda dopo il nonno Francesco e il padre Marino.
Nata nel garage di casa
L’attività della “Vifra” è partita nel 1984 e la denominazione dell’azienda deriva dalle iniziali del fondatore Francesco Vicari che quarant’anni fa ha sistemato una piccola pressa nell’autorimessa della sua abitazione e si è dedicato allo stampaggio della plastica, creando soprattutto componenti per le rubinetterie della zona. Il lavoro è cresciuto in fretta e nel 1991 il figlio Marino Vicari con l’aiuto della moglie Concetta Mastrolia ha spostato la produzione nella sede di via Vedani e poi nel 2007 nell’attuale stabilimento da ben ottomila metri quadrati coperti in via Barro, sempre a Invorio, il punto fermo di tutto.
Ora sono arrivati a dirigere la “Vifra” i nipoti Marco, 34 anni in azienda da quando era un ragazzino e adesso amministratore delegato, e Stella, trentenne, tornata “a casa” dopo un periodo di studio e lavoro all’estero per occuparsi soprattutto della parte di marketing e risorse umane: “Sono cresciuta qui e considero il nostro staff come una famiglia allargata – dice sorridendo -. Allora osservavo tutto ma non mi rendevo davvero conto di quanto è necessario fare ogni giorno. Ora capisco l’impegno dei miei e con mio fratello siamo molto riconoscenti per l’azienda sana e organizzata che hanno costruito”. Accanto alla “Vifra”, si trova la “Damast”, altra azienda di famiglia con la mamma e la sorella Dalia: si dedica agli accessori per il bagno.
La plastica, in tutte le forme
La produzione di “Vifra” riguarda principalmente il settore della rubinetteria e dei suoi componenti perché, come recita il claim dell’azienda, “Plastica, la stampiamo e la cromiamo”. Poi dai macchinari di Invorio nascono giocattoli, oggettistica per la casa, “pezzi” per l’elettronica, il valvolame, l’automotive e la cosmetica (ad esempio le chiusure dei flaconi di profumo o parti dei rossetti). Su questo settore in particolare “Vifra” vuole puntare per estendere la produzione: “Non è un mondo facile in cui entrare – racconta Stella - ma il nostro brand si è già fatto un nome per la qualità della lavorazione. Per noi il valore aggiunto è rappresentato dal fatto che questo comparto porta l’immagine dell’azienda all’esterno e ci costringe ad essere sempre prontissimi nel seguire le nuove tendenze. Una sfida interessante”.
Per affrontarla al meglio e sviluppare ancora di più tutto il servizio di “produzione su misura”, la “Vifra” vuole ampliare la parte tecnica con uno studio di progettazione interno, nuovi macchinari 3D per la prototipazione e un sistema di digitalizzazione spinto che metta in rete tutto il processo di produzione, dal disegno di partenza alla consegna al cliente.
L'ambiente e il risparmio energetico
Anche l’attenzione all’ambiente è un tratto distintivo della “Vifra” che ha segnato le scelte degli ultimi anni. Dopo l’installazione di un impianto di trasporto e deumidificazione automatico che nel 2009 ha ridotto del 40% i consumi energetici e dopo l’acquisto della pressa di stampaggio elettrica (2012) con minore impatto ambientale, nei progetti futuri c’è la posa di pannelli fotovoltaici sul tetto: “Con quattordici presse la nostra attività è ancora molto energivora. Le bollette rappresentano un costo importante” commenta Marco Francesco Vicari. Lui è entrato in azienda quando aveva 18 anni e dal reparto di produzione è arrivato alla gestione della “Vifra”: “In questi anni il lavoro è cambiato molto, soprattutto dopo la pandemia da Covid – racconta -. Il digitale impera e la tecnologia ha portato ad allentare il rapporto umano con i fornitori e i clienti. Io preferivo com’era prima: sono cresciuto con il “vecchio stampo” per cui una stretta di mano ha ancora un valore e la persona conta”.
L'attività nel sociale, vicino e lontano: "La persona conta"
Non è solo un modo di dire per la famiglia Vicari. Accanto a ogni porta dello stabilimento sono appese targhe con le foto e le frasi di uomini grandi, ispiratori di movimenti rivoluzionari nelle idee e nella politica come Nelson Mandela, Gandhi, Che Guevara, Martin Luther King, il Dalai Lama. Li ha voluti Marino Vicari che ha sempre alternato il lavoro a un’intensa attività sociale e ora che è arrivata l’età in cui è possibile passare il testimone in azienda, ha scelto di trascorrere lunghi periodi in India, dove la “Vifra” ha finanziato una scuola da 1.300 allievi e una strada, e poi Tanzania, Argentina e Nepal, dove a febbraio 2024 ha sostenuto la spedizione sull’Everest del progetto “Summitwitheart” legato alla missione di portare aiuto alla scuola e alla comunità locale attraverso l’impresa sportiva; proprio qui, in Nepal, sarà realizzato il prossimo progetto di “Vifra”: costruire un parco giochi. Tutto questo senza mai far venire meno l’impegno verso il territorio, a cominciare proprio da Invorio. Ma Marco e Stella su tutto questo preferiscono non dilungarsi troppo: “La beneficenza si fa e non si dice, siamo stati educati così”.