“Ogni oggetto è particolare e unico, si può realizzare di tutto” e lui lo fa davvero. Dalle tastiere per organi elettronici ai componenti delle lampade griffate alle fionde-gadget di una rivista per ragazzi, Carlo Perona ha creato la “Pertech” quasi per caso dopo essersi innamorato delle macchine a controllo numerico mentre lavorava come perito chimico in una ditta di coloranti. Ora l’azienda di Arborio, nel Vercellese, unisce la tradizionale creatività manuale con nuove tecniche e lavora una gamma ampissima di materiali.
Come spesso avviene, è una passione scoperta facendo altro a indicare nuove strade che portano lontano. Per Carlo Perona, 44 anni, è successo quando ha iniziato a studiare una centralina per il dosaggio automatico della vernice nell’azienda chimica in cui era occupato come dipendente. Ha imparato così l’utilizzo delle macchine a controllo numerico e quando la ditta ha chiuso, lui ha avviato la sua attività partendo da lì.
La scoperta del laser
All’inizio, nel 2007, la produzione prevedeva solo la fresatura di plastica, alluminio e legno. Ma il mercato era limitato e così Perona ha sperimentato una macchina a laser con cui ha cominciato a realizzare vari oggetti tra cui i modellini di progetti per architetti e soprattutto i supporti biadesivi da applicare alle vetture per sostenere la targhetta del marchio dei brand automobilistici di Fiat, Iveco e Maserati. “Quella produzione ha rappresentato il momento della svolta – ricorda Perona -. L’attrezzatura che avevo non garantiva più tutta la richiesta e quindi ne ho acquistata una più grande nel 2010 e poi un’altra ancora nel 2013 con un investimento importante”.
In questo momento sul piano della macchina ci sono decine di mini-fionde di legno: la “Pertech” ne realizza 1.400 al mese e in due anni il numero ha già superato quota diecimila. Sono invece oltre 70 mila le targhette biadesive per gli elettrodomestici Bosch ed Elettrolux, simili al prodotto iniziale per i veicoli; nel “catalogo” ci sono anche i pezzi per sei modelli diversi di lampade griffate che vengono presentate ogni anno al Fuori Salone del mobile di Milano e i tasti per organi elettronici. Arrivano da Mendrisio, in Svizzera, invece le richieste di modellini da parte degli studenti della facoltà di Architettura che devono presentare progetti per gli esami e la tesi.
Le possibilità sono infinite
Ma le possibilità sono infinite: componenti di apparecchi, gadget grandi e piccoli, targhe e coppe, pulsanti, decorazioni natalizie, stemmi aziendali. I pezzi vengono realizzati con profilature 2D, incisioni, rilievi tridimensionali 3D o lavorazione dal pieno in svariati materiali, da alluminio e leghe, al legno massello o multistrato, ai materiali plastici e ferrosi, alla carta (e i suoi derivati), al vetro, alla porcellana, alle ceramiche e poi pietra e ottone. Alcune creazioni sono molto curiose e particolari come i soprammobili, le librerie da parete e le lampade da tavolo disegnati secondo la forma dei circuiti sportivi dove corrono le auto di F1 e le moto GP (commissionati da una ditta di Milano) oppure i piatti delle docce di navi e yacht realizzati con la serigrafia a laser che commercializza un’azienda di Vercelli.
“Creiamo gli oggetti riproducendo progetti, disegni o immagini – spiega Carlo Perona -. Ogni elemento è studiato e creato come fosse un pezzo unico anche se viene poi replicato in numeri che possono essere elevati. Il cliente ha il vantaggio di veder realizzato ciò che desidera nella quantità che gli serve con una duttilità estrema”.
"Il segreto? La passione"
Il segreto di queste lavorazioni è dato dalla capacità di unire lo stile e la manualità artigiana con tecnologie all’avanguardia: “Nasce tutto dalla passione per le innovazioni, che mi hanno sempre affascinato e cerco di portare nel mio laboratorio – racconta Perona -, pur rimanendo sempre in un ambito artigianale. E’ uno stile di lavoro che garantisce attenzione ai dettagli e qualità”.