Vai al contenuto principale
17 Marzo 2023

La scommessa (vinta) sul risparmio energetico: "Ci siamo reinventati con un prodotto in cui nessuno credeva"

La scommessa (vinta) sul risparmio energetico: "Ci siamo reinventati con un prodotto in cui nessuno credeva"

Hanno creduto in un prodotto per il risparmio energetico e l’isolamento termico degli edifici quando pochissimi si ponevano il problema della tutela dell’ambiente e del caro-bollette e i bonus per “cappotti” e ristrutturazioni erano lontanissimi. Ma la storia di “Bruma”, azienda di Momo nel Novarese, racconta in modo esemplare anche la capacità degli artigiani di adattarsi alle situazioni e, di fronte alla crisi in un mercato, rilanciare con una nuova produzione.

Gli inizi

Marco Bruscagin ha avviato la sua attività nel 1996 continuando quello che, in fondo, stava facendo da quindici anni prima in un laboratorio artigiano e poi in un’industria: la pulitura metalli. Prosegue ancora oggi offrendo ai suoi clienti la finitura superficiale dei materiali con levigatura, smerigliatura e lucidatura su piccoli e grandi quantitativi per i settori più diversi, dall’alberghiero all’automobilistico, dalla rubinetteria all’arte.

Ad un certo punto, però, quell’attività si è ridotta in modo consistente, mettendo a rischio la tenuta dell’azienda: erano gli anni 2009-2010, quelli della grande crisi che aveva colpito soprattutto il comparto della rubinetteria. “Lavoravamo al 30% del nostro potenziale – raccontano Marco Bruscagin e il figlio Valerio che nel frattempo era entrato in azienda -. Inoltre, su quel poco di commesse rimaste, si registrava una caduta dei prezzi rovinosa che davvero rendeva ogni giorno più difficile di quello precedente”.

Un nuovo orizzonte

Così si sono guardati attorno e su consiglio di un produttore di macchinari per materassi in poliuretano hanno provato a immaginare un nuovo settore di lavoro che utilizzasse le schiume per creare un isolante termico degli edifici. “Non ne sapevamo niente e ci siamo studiati tutto quello che era possibile  – raccontano i Bruscagin -, allora non si conosceva molto il materiale e anzi circolava una certa diffidenza verso questo prodotto. Inoltre si parlava poco di risparmio energetico, non esistevano incentivi e solo pochi visionari richiedevano un isolamento termico per le loro abitazioni o capannoni. E’ stata una scommessa”. Vinta.

In pochi anni questo settore è esploso e oggi rappresenta oltre il 40% dell’attività della “Bruma” che mantiene comunque la lavorazione dei metalli, da cui è partita e copre ancora più della metà del lavoro. Ma la posa della schiuma poliuretanica è sempre più richiesta: “Abbiamo cominciato con un’attrezzatura “leggera” ma poi, visto il successo della nostra proposta, ci siamo dotati di macchinari che ci hanno reso indipendenti nella creazione delle miscele oltre che nel loro utilizzo nei solai e nelle intercapedini dei muri per isolare le costruzioni dal caldo e dal freddo e anche dalle infiltrazioni – proseguono Marco e Valerio Bruscagin -.  Negli ultimi anni sono poi arrivate agevolazioni che hanno sicuramente aiutato il settore”.

Impegno e soddisfazioni

Ora la “Bruma” si avvicina al passaggio generazionale, ma con calma. Marco Bruscagin, che ha avuto la prima tessera di Confartigianato nel 1996 ed è rappresentante comunale, ripercorre con un sorriso questi decenni di lavoro: “Dopo dieci anni come operaio in un’industria mi sentivo senza stimoli, l’attività era ripetitiva e non mi dava modo di crescere. Così ho deciso di fare il grande salto e mettermi in proprio partendo da zero: dopo 26 anni ho la mia azienda e sono sempre più convinto della scelta di allora, nonostante le difficoltà. Durante il percorso è arrivato al mio fianco mio figlio e insieme condividiamo la soddisfazione di ricevere i complimenti dei clienti: una grande soddisfazione


Galleria Fotografica


Torna alle storie