E’ un’azienda storica e quando il suo mercato è andato in crisi la "Bionda Legnami" ha reagito con intraprendenza giovanile, a dispetto dei suoi 130 anni, puntando tutto sull’innovazione. Ha abbattuto il vecchio impianto e installato una macchina a controllo numerico per tagliare le travi in legno lamellare per i tetti e poi ha lanciato la produzione di case in legno super-ecologiche. Così Vittorino Bionda, amministratore della azienda di famiglia a Ornavasso (Vco), ha portato nel futuro un’attività nata nell’Ottocento, sempre con il legno nel cuore.
La partenza... sui carri ferroviari
La “Bionda Legnami “ è stata fondata nel lontano 1890 come attività artigianale per il commercio di legna da ardere. Allora guidava l’azienda Giuseppe Bionda, bisnonno dell’attuale titolare, che presto installò una delle prime seghe elettriche, detta “sega verticale”, costituita da una sola lama che con movimento alternativo verticale tagliava tavole di latifoglie di essenza locale come noce, rovere e ciliegio. Il figlio Francesco continuò l’attività espandendola con la produzione di travatura e dedicandosi alla produzione di tavolame adibito alla costruzione di carri ferroviari e pianali di camion per una grossa ditta nazionale. “Mio nonno era come me -racconta Vittorino Bionda -: osservava e memorizzava quanto vedeva e così portò in Ossola macchinari tedeschi, che nel periodo fra le due Guerre Mondiali, trasformarono la segheria in un impianto con attrezzature all’avanguardia. Nel i938, mio anno della mia nascita, installò un paranco per movimentare il materiale e alleggerire la fatica del personale incaricato a caricare i carri che, trainati da cavalli da tiro, portavano il prodotto alla stazione ferroviaria per trasferirlo sui vagoni e mandarlo a destinazione”.
Il dopoguerra e la svolta
La 2° guerra mondiale cambia tutto. e la “Bionda Legnami” si reinventa passando alla produzione di legname per costruire tetti. Al nonno Francesco, nel frattempo è subentrato il figlio Giuseppe che amplia lo stabilimento e installa una macchina sega tronchi di nuova generazione molto più elastica e, in parallelo costruisce un magazzino di perlinati di vario tipo a completamento delle esigenze dei clienti. Nel 1965 entra in azienda anche Vittorino, fresco di laurea in ingegneria. ”Mio padre mi ha insegnato tutto quello che sapeva ed era necessario continua - Vittorino Bionda -per dirigere l’azienda. Ma tanto ho imparato come rappresentante della mia ditta come venditore di legname per i falegnami e le imprese. Quel lavoro è stato la mia fortuna, oserei dire, perché ho imparato molte cose, ” i segreti del mestiere”, perché andavo in giro e ben voluto da tutti ,mi facevo spiegare i segreti del mestiere al punto che poi, nonostante la mia giovane età, ero diventato “consulente” dei miei ex maestri”.
Nuovi spazi per la "Bionda"
In seguito a questa esperienza Vittorino si rende conto che l’ambiente di lavoro era disagevole e servivano spazi nuovi e confortevoli per i dipendenti, che allora erano una quindicina, e più ampi per i nuovi macchinari che si stavano imponendo sul mercato. “Nel giro di pochi anni, con tanta buona volontà e sacrificio, ho messo insieme una superficie di circa 20.000 metri quadrati. a poca distanza dalla vecchia fabbrica, su cui ho eretto una prima terna di capannoni e poi una seconda fino ad arrivare a circa 6.000 metri quadri coperti e in buona parte chiusi con pareti e vetrate per rendere più agevole la lavorazione e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti. Ovviamente ho attrezzato lo stabilimento con impianti moderni e nel 1980 ho installato una macchina di grande produzione, inserita in una catena di lavorazione, che permetteva di sfruttare tutto il tronco con il ricupero e la classificazione immediata dei sottoprodotti. Gli scarti da noi inutilizzabili venivano macinati per la produzione dei chips e la segatura raccolta in silos, il tutto veniva poi venduto a ditte di trasformazione”.
La crisi: è il momento di investire
È il momento che l’informatica entra nelle aziende e Bionda le apre le porte subito: oggi tutto l’ufficio è Informatizzato e nella produzione tante macchine sono a controllo numerico e presto arriveranno altrimacchinari 4.0. Nel 2010 lo scenario del mercato cambia perché i grossi produttori austriaci e tedeschi, mettono sul mercato le travi in legno lamellare, costituite dalla sovrapposizione di tavole di abete piallate e incollate :Il prodotto è più costoso del classico legno massiccio ma viene preferito per le sue caratteristiche tecnologiche e per le sue prestazioni eccezionali. “La trave tradizionale subì un tracollo -ricorda Bionda- e per restare competitivo sul mercato ,ho demolito il vecchio impianto di segagione e ho installato una macchina a controllo numerico che viene programmata in ufficio”.
Tetti "su misura"
L’attività cambia ancora una volta e dalle travi per le copertura si sposta sulla produzione di segati di misura, pretagliati secondo le necessità di ogni cliente. Grazie ai calcoli statici eseguiti da Vittorino Bionda e dalla squadra di tecnici suoi collaboratori geometri, architetti e ingegneri, producendo in fabbrica interamente il tetto, dall’azienda esce il legname pretagliato e pronto per essere assemblato in cantiere, con legname e viteria certificati, da personale specializzato composto da dieci squadre di montatori. “Abbiamo sempre lavorato sulla qualità e con responsabilità e questo ci ha dato un carisma che manteniamo nel tempo”.
Case green proiettate nel futuro
Lo stesso principio di realizzazione ”su misura” ha guidato la “Bionda Legnami” nello sviluppo di una produzione all’avanguardia, dal punto di vista tecnico e ambientale: le case prefabbricate in legno, super ecologiche, anti sismiche e create in base ai più moderni principi di bioedilizia. “Il cliente viene da noi e trova tutto, dal progetto della costruzione ai rivestimenti e agli impianti termosanitari - dice l’ingegner Fabio Nebiolo, tecnico specializzato consulente dell’azienda -. La sostenibilità ambientale dell’abitazione non è più solo una moda ma un indirizzo chiaro dell’architettura contemporanea e una necessità di fronte ai cambiamenti climatici. E’ una sfida importante per i prossimi decenni su cui noi di “Bionda Legnami” abbiamo investito in modo importante in tecnologia e competenze”.