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26 Giugno 2019

Lo scultore che ha creato i vasi di Montalbano

Lo scultore che ha creato i vasi di Montalbano

Ricordate i vasi di uno splendido giardino che compaiono sullo sfondo di tante scene del telefilm “Il Commissario Montalbano”? Sono opera sua, come il Museo dello scalpellino di Mistretta, in Sicilia, e il bassorilievo al parco dei Nebrodi. Gaetano Russo, 45 anni, è uno stone designer ma lui preferisce definirsi scultore e arredatore con la pietra: “Il mio lavoro appartiene ad un’altra epoca”. La Regione Sicilia lo ha dichiarato “Tesoro umano vivente Patrimonio Unesco”. Nato a Belpasso, in provincia di Catania, ha vissuto vent’anni a Mistretta e poi è arrivato a Novara per amore, al seguito della moglie insegnante in una scuola superiore della città. Qui ha cominciato a lavorare come docente alla Scuola edile (Senfors) e fa parte del comitato di Casa Bossi: “E’ un posto magico che ti cattura, ha una grande anima e potenzialità enormi” dice Russo della villa antonelliana sul baluardo novarese.


I vasi più "televisivi"

Le sue opere finite sotto lo sguardo di milioni di telespettatori sono i vasi che compaiono spesso nel Giardino Ibleo di Ragusa Ibla, dove sono state girate molte scene del telefilm con Luca Zingaretti. Sono in pietra bianca di Comiso e riprendono le forme originali: “Ho studiato i vasi antichi che si erano deteriorati e andavano sostituiti – racconta Russo -. Ho analizzato forma e decorazioni, tutte diverse l’una dall’altra, e le ho riprodotte con cura grazie una tecnica vicina a quella utilizzata dai ceramisti”.
Ha eseguito monumenti pubblici come la scultura al Donatore di sangue di Viagrande (Catania), l'Altare delle Chiesa Madre di Motta d'Affermo, commissionato direttamente dalla Soprintendenza, la statua dell’Ecce homo nel percorso sacro all’Eremo di Sarrizzo, nel Messinese, e ha regalato molte opere a Mistretta per raccontare l’origine fenicia del paese.

 

"La mia opera più bella? La prossima"

Al Parco dei Nebrodi ha donato il Mu.Sca., il Museo dello Scalpellino da lui creato nel 2014: “E’ il primo del genere in Sicilia e il quarto in Italia. Raccoglie le attrezzature usate nelle varie epoche e racconta le diverse tecniche per realizzare una scultura con la pietra a cominciare dall’estrazione fino alla sua lavorazione completa”.
Ha svolto molti lavori per committenze private: “Mi piace entrare nelle case e nei giardini delle persone e immaginare insieme con loro un pezzo speciale che racconti le persone con la pietra. Il materiale che amo di più è il marmo bianco, anche se le occasioni per usarlo non sono molte, e l’oggetto che mi piace creare è il caminetto. La mia creazione preferita? Sicuramente la prossima, quella che ancora non ho realizzato”.


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